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La preparazione di un saltatore con l’asta: Fondamentale 2

20 Maggio 2016 by Redazione

La preparazione di un saltatore con l’asta: Fondamentale 2

Dopo aver presentato quanto fatto nel periodo fondamentale 1, pubblicherò ora quanto fatto nel ciclo di allenamento successivo, il fondamentale 2.

Nell’ambito della preparazione di un saltatore con l’asta di un atleta di medio/alto livello, nel Periodo Fondamentale 2 la programmazione è proseguita con due obiettivi primari:

  • preparazione fisica (generale e specifica)
  • costruzione tecnica (globale ed analitica)

Si continua dunque a lavorare sui deficit muscolari (catena posteriore) e al contempo migliorare le capacità condizionali (potenza e velocità specifica) e soprattutto tecniche, insistendo soprattutto sulla correttezza e la precisione della presentazione e di tutti quei momenti che precedono il caricamento dell’attrezzo, oltre alla correttezza della fase aerea del salto (lunghezza dell’oscillazione, del raddrizzamento e del controllo del corpo), in questi casi aiutati da specifici allenamenti di ginnastica attrezzistica.

Ultima considerazione pratica: l’atleta in questione (Giacomo Bernardi), non essendo un atleta professionista, nella programmazione ha sempre dovuto alternare il lavoro/studio ai suoi allenamenti. Buona lettura.

 

[su_table]

1° settimana
Giorno 1 Giorno 2 Giorno 3 Giorno 4  Giorno 5 Giorno 6
Riscaldamento
Stretching & mobilitàTecnica asta
10 esercizi imitativi
6 salti asta rigida 6 passi
6 infilate asta rigida 6 passi
4 salti 8 passi
15 salti 10-12 passiCorsa con asta
6 rincorse in pista 18 passi
Riscaldamento vario 10’
Stretching & mobilità 15’Forza generale
4×5 strappo
4×6 panca
2x4x6 ½ squat 1 gamba
4×8 pullover
2x4x6 step-up
2x3x10 eccentrico bicipiti femoraliBalzi verticali
2x5x6hs (0,84-dist. 5 piedi)

Corsa
8x60m 80-85% vel. max. – rec. 3’

Riscaldamento
Stretching e mobilitàMobilità/agilità fra ostacoli (6-8 hs, altezza 0,76)
2×3 camminata con passaggio a ostacolo
2×3 passaggio ostacolo alternato
6 passaggio ostacolo continuoPotenziamento specifico
200 esercizi addominali/core stability
3×8 trazioni alla sbarra
3×10 piegamenti braccia corpo a 90°
3×10 entrate con rotella

Corpo libero
10 verticale
6 verticale + capovolta avanti
6 capovolta dietro + verticale
10-15 ruote, rondate e combinazioni varie
Esercizi agli attrezzi

 

Riscaldamento
Stretching & mobilitàTecnica asta
10 esercizi imitativi
6 salti asta rigida 6 passi
6 infilate asta rigida 6 passi
4 salti 8 passi
15 salti 12 passiCorsa speciale
3x30m disco kg 10 al petto
3x30m disco kg 10 al petto + presentazione finale
Riscaldamento vario 10’
Strecthing & mobilità 15’Forza generale
4×5 strappo
4×6 panca
2x4x6 ½ squat 1 gamba
4×8 pullover
2x4x6 step-up
2x3x10 eccentrico bicipiti femoraliBalzi orizzontali
5 triplo alternato da fermo
2×3 triplo successivo da fermo
5 triplo alternato rincorsa 4 passi

Corsa
2x (80-100-120) 75-80% vel. max. – rec. 3’ nella serie /6’ tra le serie

Riscaldamento
Stretching & mobilità
250 esercizi vari core stabilityMobilità/agilità fra ostacoli (6-8 hs, altezza 0,76)
2×3 camminata con passaggio a ostacolo
2×3 passaggio ostacolo alternato
6 passaggio ostacolo continuoPoliconcorrenza
120 movimenti e lanci palla medica

Andature e balzi (sull’erba)
2x30m skip
2x30m gambe tese
2x50m skip + corsa
2x50m gambe tese + corsa
3x30m passo saltellato
3x30m passo e stacco
3x40m 3 passi e stacco
3x50m 5 passi e stacco
3x40m balzi alternati veloci
3x60m alternato balzi-corsa

Corsa tra ostacoli
6x60m 6 hs (0,76 – dist. 8m) 3 passi

[/su_table]

[su_divider top="no" divider_color="#8bc751"]

[su_table]

2° settimana
Giorno 1 Giorno 2 Giorno 3 Giorno 4  Giorno 5 Giorno 6
Riscaldamento
Stretching & mobilitàTecnica asta
10 esercizi imitativi
6 salti asta rigida 6 passi
6 infilate asta rigida 6 passi
4 salti 8 passi
15 salti 12 passiCorsa con asta
6 rincorse in pista 18 passi
Riscaldamento vario 10’
Stretching & mobilità 15’Forza generale
4×5 strappo
4×6 panca
2x4x6 ½ squat 1 gamba
4×8 pullover
2x4x6 step-up
2x3x10 eccentrico bicipiti femoraliBalzi verticali2x5x6hs (0,84-dist. 5 piedi)

Corsa
8x60m 80-85% vel. max. – rec. 3’

 

Riscaldamento
Stretching e mobilitàMobilità/agilità fra ostacoli (6-8 hs, altezza 0,76)
2×3 camminata con passaggio a ostacolo
2×3 passaggio ostacolo alternato
6 passaggio ostacolo continuoPotenziamento specifico
200 esercizi addominali/core stability
3×8 trazioni alla sbarra
3×10 piegamenti braccia corpo a 90°
3×10 entrate con rotella

Corpo libero
10 verticale
6 verticale + capovolta avanti
6 capovolta dietro + verticale
10-15 ruote, rondate e combinazioni varie
Esercizi agli attrezzi

 

Riscaldamento
Stretching & mobilitàTecnica asta
10 esercizi imitativi
6 salti asta rigida 6 passi
6 infilate asta rigida 6 passi
4 salti 8 passi
15 salti 12 passiCorsa speciale
3x30m disco kg 10 al petto
3x30m disco kg 10 al petto + presentazione finale
Riscaldamento vario 10’
Strecthing & mobilità 15’Forza generale
4×5 strappo
4×6 panca
2x4x6 ½ squat 1 gamba
4×8 pullover
2x4x6 step-up
2x3x10 eccentrico bicipiti femoraliBalzi orizzontali
5 triplo alternato da fermo
2×3 triplo successivo da fermo
5 triplo alternato rincorsa 4 passi

Corsa
2x (80-100-120) 75-80% vel. max. – rec. 3’ nella serie /6’ tra le serie

Riscaldamento
Stretching & mobilità
250 esercizi vari core stabilityMobilità/agilità fra ostacoli (6-8 hs, altezza 0,76)
2×3 camminata con passaggio a ostacolo
2×3 passaggio ostacolo alternato
6 passaggio ostacolo continuoPoliconcorrenza
120 movimenti e lanci palla medica

Andature e balzi (sull’erba)
2x30m skip
2x30m gambe tese
2x50m skip + corsa
2x50m gambe tese + corsa
3x30m passo saltellato
3x30m passo e stacco
3x40m 3 passi e stacco
3x50m 5 passi e stacco
3x40m balzi alternati veloci
3x60m alternato balzi-corsa

Corsa tra ostacoli
6x60m 6 hs (0,76 – dist. 8m) 3 passi

[/su_table]

[su_divider top="no" divider_color="#8bc751"]

[su_table]

3° settimana
Giorno 1 Giorno 2 Giorno 3 Giorno 4  Giorno 5 Giorno 6
Riscaldamento
Stretching & mobilitàTecnica asta
10 esercizi imitativi
6 salti asta rigida 6 passi
6 infilate asta rigida 6 passi
4 salti 8 passi
15 salti 12 passiCorsa con asta
6 rincorse in pista 18 passi
Riscaldamento vario 10’
Stretching & mobilità 15’Forza generale
4×5 strappo
4×6 panca
2x4x6 ½ squat 1 gamba
4×8 pullover
2x4x6 step-up
2x3x10 eccentrico bicipiti femoraliBalzi verticali2x5x6hs (0,91-dist. 6 piedi)

Corsa
6x60m 90% vel. max. – rec. 4’

Riscaldamento
Stretching e mobilitàMobilità/agilità fra ostacoli (6-8 hs, altezza 0,76)
2×3 camminata con passaggio a ostacolo
2×3 passaggio ostacolo alternato
6 passaggio ostacolo continuoPotenziamento specifico
200 esercizi addominali/core stability
3×8 trazioni alla sbarra
3×10 piegamenti braccia corpo a 90°
3×10 entrate con rotella

Corpo libero
10 verticale
6 verticale + capovolta avanti
6 capovolta dietro + verticale
10-15 ruote, rondate e combinazioni varie
Esercizi agli attrezzi

 

Riscaldamento
Stretching & mobilitàTecnica asta
10 esercizi imitativi
6 salti asta rigida 6 passi
6 infilate asta rigida 6 passi
4 salti 8 passi
15 salti 12 passiCorsa speciale
3x30m disco kg 10 al petto
3x30m disco kg 10 al petto + presentazione finale
Riscaldamento vario 10’
Strecthing & mobilità 15’Forza generale
4×5 strappo
4×6 panca
2x4x6 ½ squat 1 gamba
4×8 pullover
2x4x6 step-up
2x3x10 eccentrico bicipiti femoraliBalzi orizzontali
5 triplo alternato da fermo
5 triplo alternato rincorsa 4 passi
2 x 3 triplo successivo con rincorsa

Corsa
2x (60-80-100) 85-90% vel. max. – rec. 3’ nella serie /6’ tra le serie

 

Riscaldamento
Stretching & mobilità
250 esercizi vari core stabilityMobilità/agilità fra ostacoli (6-8 hs, altezza 0,76)
2×3 camminata con passaggio a ostacolo
2×3 passaggio ostacolo alternato
6 passaggio ostacolo continuoPoliconcorrenza
120 movimenti e lanci palla medica

Andature e balzi (sull’erba)
2x30m skip
2x30m gambe tese
2x50m skip + corsa
2x50m gambe tese + corsa
3x30m passo saltellato
3x30m passo e stacco
3x40m 3 passi e stacco
3x50m 5 passi e stacco
3x40m balzi alternati veloci
3x60m alternato balzi-corsa

Corsa tra ostacoli
6x60m 6 hs (0,76 – dist. 8m) 3 passi

[/su_table]

[su_divider top="no" divider_color="#8bc751"]

[su_table]

4° settimana
Giorno 1 Giorno 2 Giorno 3 Giorno 4  Giorno 5 Giorno 6
Riscaldamento
Stretching & mobilitàTecnica asta
10 esercizi imitativi
6 salti asta rigida 6 passi
6 infilate asta rigida 6 passi
4 salti 8 passi
15 salti 12 passiCorsa con asta
6 rincorse in pista 18 passi
Riscaldamento vario 10’
Stretching & mobilità 15’Forza generale
4×5 strappo
4×6 panca
2x4x6 ½ squat 1 gamba
4×8 pullover
2x4x6 step-up
2x3x10 eccentrico bicipiti femoraliBalzi verticali2x5x6hs (0,91-dist. 6 piedi)

Corsa
6x60m 90% vel. max. – rec. 4’

Riscaldamento
Stretching e mobilitàMobilità/agilità fra ostacoli (6-8 hs, altezza 0,76)
2×3 camminata con passaggio a ostacolo
2×3 passaggio ostacolo alternato
6 passaggio ostacolo continuoPotenziamento specifico
200 esercizi addominali/core stability
3×8 trazioni alla sbarra
3×10 piegamenti braccia corpo a 90°
3×10 entrate con rotella

Corpo libero
10 verticale
6 verticale + capovolta avanti
6 capovolta dietro + verticale
10-15 ruote, rondate e combinazioni varie
Esercizi agli attrezzi

 

Riscaldamento
Stretching & mobilitàTecnica asta
10 esercizi imitativi
6 salti asta rigida 6 passi
6 infilate asta rigida 6 passi
4 salti 8-10 passi
15 salti 14 passiCorsa speciale
3x30m disco kg 10 al petto
3x30m disco kg 10 al petto + presentazione finale
Riscaldamento vario 10’
Strecthing & mobilità 15’Forza generale
4×5 strappo
4×6 panca
2x4x6 ½ squat 1 gamba
4×8 pullover
2x4x6 step-up
2x3x10 eccentrico bicipiti femoraliBalzi orizzontali
5 triplo alternato da fermo
5 triplo alternato rincorsa 4 passi
2×3 triplo successivo rincorsa 4 passi

Corsa
2x (60-80-100) 85-90% vel. max. – rec. 3’ nella serie /6’ tra le serie

Riscaldamento
Stretching & mobilità
250 esercizi vari core stabilityMobilità/agilità fra ostacoli (6-8 hs, altezza 0,76)
2×3 camminata con passaggio a ostacolo
2×3 passaggio ostacolo alternato
6 passaggio ostacolo continuoPoliconcorrenza
120 movimenti e lanci palla medica

Andature e balzi (sull’erba)
2x30m skip
2x30m gambe tese
2x50m skip + corsa
2x50m gambe tese + corsa
3x30m passo saltellato
3x30m passo e stacco
3x40m 3 passi e stacco
3x50m 5 passi e stacco
3x40m balzi alternati veloci
3x60m alternato balzi-corsa

Corsa tra ostacoli
6x60m 6 hs (0,76 – dist. 8m) 3 passi

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Andrea Giannini

Andrea Giannini

Advisor Salto con l'Asta Fidal
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Filed Under: News, Salti, Salto con l'asta Tagged With: allenamento, andrea giannini, fondamentale 2, pole vault, salto con l'asta, training

La preparazione di un saltatore con l’asta: Fondamentale 1

18 Aprile 2016 by Redazione

La preparazione di un saltatore con l’asta Fondamentale 1

In questa stagione, dopo tanto tempo, ho di nuovo avuto la possibilità di seguire un atleta adulto e di medio-elevata qualificazione nel salto con l’asta: Giacomo Bernardi, 23 anni, dal personale di 5,10 ma, a mio avviso, con ottimi margini di miglioramento. Atleta strutturalmente dotato, partiva però da alcuni palesi deficit che lo hanno portato negli anni a ripetuti infortuni, soprattutto nella catena posteriore. Dopo attento esame clinico, quindi, abbiamo deciso di imbastire una prima parte di programma che prevedesse un generale miglioramento della condizione fisico-metabolica attraverso lavori di corsa prolungata (anche aerobici) molti dei quali già attuati nelle due settimane di Periodo Introduttivo, ed una ricostruzione muscolare atta a rinforzare soprattutto quadricipiti (risultati deboli ad un test isocinetico) ed articolazione tibio-tarsica (soprattutto con esercizi sulla sabbia). Oltre ad un generale cambiamento tecnico, sia nella meccanica di corsa che nel salto vero e proprio attraverso salti con rincorsa breve e media.

 

Periodo Fondamentale 1 – 9 novembre-5 dicembre 2015

[su_table]

1° settimana
Giorno 1 Giorno 2 Giorno 3 Giorno 4  Giorno 5 Giorno 6
Riscaldamento
Stretching & mobilitàTecnica asta
10 esercizi imitativi
6 salti asta rigida 4 passi
6 salti asta rigida 6 passi
6 infilate asta rigida 6 passi
4 salti 8 passi
15 salti 10 passiCorsa
8x100m sotto i 13” – rec. 3’
Riscaldamento vario 10’
Strecthing & mobilità 15’Forza generale
4×6 strappo
4×8 panca
2x4x6 ½ squat 1 gamba
4×8 pullover
2x3x15 molleggi caviglie
2x3x10 eccentrico bicipiti femorali
2x3x8 contropiegateLavoro in sabbia
2x2x10m andature tallone-punta laterale
3x10m saltelli piedi uniti
3x10m saltelli piedi uniti braccia ai fianchi
3x10m saltelli piedi uniti braccia alte
2x2x10m saltelli 1 piede
4x10m alternato 2 saltelli piedi uniti + 1 balzo piedi uniti
6×10 balzi piedi uniti
2x3x10 balzi successivi sul postoBalzi orizzontali (sull’erba)
4x30m balzi alternati
2x2x20m balzi successiviCorsa
6x60m 5 ostacoli (0,76 – dista. 12 metri circa)
Riscaldamento
Stretching e mobilitàMobilità/agilità fra ostacoli (6-8 hs, altezza 0,76)
2×3 camminata con passaggio a ostacolo
2×3 passaggio ostacolo alternato
6 passaggio ostacolo continuo (un ostacolo ogni gamba)Policoncorrenza
120 lanci vari palla medica kg 5Potenziamento specifico
250 esercizi addominali/core stability
3×8 trazioni alla sbarra
3×10 piegamenti braccia corpo a 90°
3×10 entrate con rotellaCorpo libero
10 verticale
6 verticale + capovolta avanti
6 capovolta dietro + verticale
10-15 ruote, rondate e combinazioni varie
Esercizi agli attrezzi (se possibile)
Riscaldamento
Stretching & mobilitàTecnica asta
10 esercizi imitativi
6 salti asta rigida 4 passi
6 salti asta rigida 6 passi
6 infilate asta rigida 6 passi
4 salti 8 passi
15 salti 10 passiCorsa con asta
8 rincorse in pista 16 passi (prendere distanza per stare stretto)
Riscaldamento vario 10’
Strecthing & mobilità 15’Forza generale
4×6 strappo
4×8 panca
2x4x6 ½ squat 1 gamba
4×8 pullover
2x3x15 molleggi caviglie
2x3x10 eccentrico bicipiti femorali
2x3x8 contropiegateLavoro in sabbia
2x2x10m andature tallone-punta laterale
3x10m saltelli piedi uniti
3x10m saltelli piedi uniti braccia ai fianchi
3x10m saltelli piedi uniti braccia alte
2x2x10m saltelli 1 piede
4x10m alternato 2 saltelli piedi uniti + 1 balzo piedi uniti
6×10 balzi piedi uniti
2x3x10 balzi successivi sul postoBalzi verticali
6×10 balzi fra ostacoli (0,76 – dist. 5 piedi)Corsa
6x200m (attorno ai 28” – rec. 4’)
Riscaldamento
Stretching & mobilitàPotenziamento generale
250 esercizi vari core stability
120 movimenti e lanci palla medicaAndature e balzi (sull’erba)
2x30m skip
2x30m gambe tese
2x50m skip + corsa
2x50m gambe tese + corsa
3x30m passo saltellato
3x30m passo e stacco
3x40m 3 passi e stacco
3x50m 5 passi e stacco
3x40m balzi alternati veloci
3x60m alternato balzi-corsa
4x60m allunghi sull’erbaCorsa
20’ cross progressivo

[/su_table]

[su_divider top="no" divider_color="#8bc751"]

[su_table]

2° settimana
Giorno 1 Giorno 2 Giorno 3 Giorno 4 Giorno 5  Giorno 6
Riscaldamento
Stretching & mobilitàTecnica asta
10 esercizi imitativi
6 salti asta rigida 6 passi
6 infilate asta rigida 6 passi
15/20 salti 10 passiCorsa
8x100m sotto i 13” – rec. 3’
Riscaldamento vario 10’
Stretching & mobilità 15’Forza generale
4×6 strappo
4×8 panca
2x4x6 ½ squat 1 gamba
4×8 pullover
2x3x15 molleggi caviglie
2x3x10 eccentrico bicipiti femorali
2x3x8 contropiegateLavoro in sabbia
2x2x10m andature tallone-punta laterale
3x10m saltelli piedi uniti
3x10m saltelli piedi uniti braccia ai fianchi
3x10m saltelli piedi uniti braccia alte
2x2x10m saltelli 1 piede
4x10m alternato 2 saltelli piedi uniti + 1 balzo piedi uniti
6×10 balzi piedi uniti
2x3x10 balzi successivi sul postoBalzi orizzontali (sull’erba)
4x30m balzi alternati
2x2x20m balzi successiviCorsa
6x60m 5 ostacoli (0,76 – dista. 12 metri circa)
Riscaldamento
Stretching e mobilitàMobilità/agilità fra ostacoli (6-8 hs, altezza 0,76)
2×3 camminata con passaggio a ostacolo
2×3 passaggio ostacolo alternato
6 passaggio ostacolo continuo (un ostacolo ogni gamba)Policoncorrenza
120 lanci vari palla medica kg 5Potenziamento specifico
250 esercizi addominali/core stability
3×8 trazioni alla sbarra
3×10 piegamenti braccia corpo a 90°
3×10 entrate con rotellaCorpo libero
10 verticale
6 verticale + capovolta avanti
6 capovolta dietro + verticale
10-15 ruote, rondate e combinazioni varie
Esercizi agli attrezzi (se possibile)
Riscaldamento
Stretching & mobilitàTecnica asta
10 esercizi imitativi
6 salti asta rigida 6 passi
6 infilate asta rigida 6 passi
15/20 salti 10 passi (ev. scarpe chiodate)Corsa con asta
8 rincorse in pista 16 passi (prendere distanza per stare stretto)
Riscaldamento vario 10’
Stretching & mobilità 15’Forza generale
4×6 strappo
4×8 panca
2x4x6 ½ squat 1 gamba
4×8 pullover
2x3x15 molleggi caviglie
2x3x10 eccentrico bicipiti femorali
2x3x8 contropiegateLavoro in sabbia
2x2x10m andature tallone-punta laterale
3x10m saltelli piedi uniti
3x10m saltelli piedi uniti braccia ai fianchi
3x10m saltelli piedi uniti braccia alte
2x2x10m saltelli 1 piede
4x10m alternato 2 saltelli piedi uniti + 1 balzo piedi uniti
6×10 balzi piedi uniti
2x3x10 balzi successivi sul postoBalzi verticali
6×10 balzi fra ostacoli (0,84 – dist. 5 piedi)Corsa
6x200m (attorno ai 28” – rec. 4’)
Riscaldamento
Stretching & mobilità
250 esercizi vari core stability
120 movimenti e lanci palla medicaAndature e balzi (sull’erba)
2x30m skip
2x30m gambe tese
2x50m skip + corsa
2x50m gambe tese + corsa
3x30m passo saltellato
3x30m passo e stacco
3x40m 3 passi e stacco
3x50m 5 passi e stacco
3x40m balzi alternati veloci
3x60m alternato balzi-corsa
4x60m allunghi sull’erbaCorsa
20’ cross progressivo

[/su_table]

[su_divider top="no" divider_color="#8bc751"]

[su_table]

3° settimana
Giorno 1 Giorno 2 Giorno 3 Giorno 4 Giorno 5  Giorno 6
Riscaldamento
Stretching & mobilitàTecnica asta
10 esercizi imitativi
6 salti asta rigida 6 passi
6 infilate asta rigida 6 passi
15/20 salti 10/12 passi (ev. scarpe chiodate)Corsa
6x100m 12”/12”5 – rec. 4’
Riscaldamento vario 10’
Strecthing & mobilità 15’Forza generale
4×6 strappo
4×6 panca
2x4x6 ½ squat 1 gamba
4×8 pullover
2x3x15 molleggi caviglie
2x3x10 eccentrico bicipiti femoraliBalzi orizzontali (in pedana)
10 lungo da fermo
6 triplo alternato da fermo
6 quintuplo alternato da fermoCorsa
6x60m 5 ostacoli (0,76 – dist. 12,5 metri circa)
Riscaldamento
Stretching e mobilitàMobilità/agilità fra ostacoli (6-8 hs, altezza 0,76)
2×3 camminata con passaggio a ostacolo
2×3 passaggio ostacolo alternato
6 passaggio ostacolo continuo (un ostacolo ogni gamba)Policoncorrenza
120 lanci vari palla medica kg 5Potenziamento specifico
250 esercizi addominali/core stability
3×8 trazioni alla sbarra
3×10 piegamenti braccia corpo a 90°
3×10 entrate con rotellaCorpo libero
10 verticale
6 verticale + capovolta avanti
6 capovolta dietro + verticale
10-15 ruote, rondate e combinazioni varie
Esercizi agli attrezzi (se possibile)
Riscaldamento
Stretching & mobilitàTecnica asta
10 esercizi imitativi
6 salti asta rigida 6 passi
6 infilate asta rigida 6 passi
15/20 salti 10/12 passi (ev. scarpe chiodate)Corsa con asta
8 rincorse in pista 18 passi (prendere distanza per stare stretto)
Riscaldamento vario 10’
Stretching & mobilità 15’Forza generale
4×6 strappo
4×6 panca
2x4x6 ½ squat 1 gamba
4×8 pullover
2x3x15 molleggi caviglie
2x3x10 eccentrico bicipiti femorali
2x3x8 contropiegateBalzi verticali
8×8 balzi fra ostacoli (0,84 – dist. 5 piedi)Corsa
3x (100-150-200m) rec. 4’ nella serie – 6’ tra le serie
Riscaldamento
Stretching & mobilità
250 esercizi vari core stabilityPoliconcorrenza
120 movimenti e lanci palla medicaAndature e balzi (sull’erba)
2x30m skip
2x30m gambe tese
2x50m skip + corsa
2x50m gambe tese + corsa
3x30m passo saltellato
3x30m passo e stacco
3x40m 3 passi e stacco
3x50m 5 passi e stacco
3x40m balzi alternati veloci
3x60m alternato balzi-Corsa
6x60m allunghi sull’erba

[/su_table]

[su_divider top="no" divider_color="#8bc751"]

[su_table]

3° settimana
Giorno 1 Giorno 2 Giorno 3 Giorno 4 Giorno 5  Giorno 6
Riscaldamento
Stretching & mobilitàTecnica asta
10 esercizi imitativi
6 salti asta rigida 6 passi
6 infilate asta rigida 6 passi
15/20 salti 10/12 passi (ev. scarpe chiodate)Corsa
6x100m 12”/12”5 – rec. 4’
Riscaldamento vario 10’
Stretching & mobilità 15’Forza generale
4×6 strappo
4×6 panca
2x4x6 ½ squat 1 gamba
4×8 pullover
2x3x15 molleggi caviglie
2x3x10 eccentrico bicipiti femoraliBalzi orizzontali (in pedana)
10 lungo da fermo
6 triplo alternato da fermo
6 quintuplo alternato da fermoCorsa
6x60m 5 ostacoli (0,76 – dist. 12,5 metri circa)
Riscaldamento
Stretching e mobilitàMobilità/agilità fra ostacoli (6-8 hs, altezza 0,76)
2×3 camminata con passaggio a ostacolo
2×3 passaggio ostacolo alternato
6 passaggio ostacolo continuo (un ostacolo ogni gamba)Policoncorrenza
120 lanci vari palla medica kg 5Potenziamento specifico
250 esercizi addominali/core stability
3×8 trazioni alla sbarra
3×10 piegamenti braccia corpo a 90°
3×10 entrate con rotella
– Corpo libero
10 verticale
6 verticale + capovolta avanti
6 capovolta dietro + verticale
10-15 ruote, rondate e combinazioni varie
Esercizi agli attrezzi (se possibile)
Riscaldamento
Stretching & mobilitàTecnica asta
10 esercizi imitativi
6 salti asta rigida 6 passi
6 infilate asta rigida 6 passi
15/20 salti 10/12 passi (ev. scarpe chiodate)Corsa con asta
8 rincorse in pista 18 passi (prendere distanza per stare stretto)
Riscaldamento vario 10’
Stretching & mobilità 15’Forza generale
4×6 strappo
4×6 panca
2x4x6 ½ squat 1 gamba
4×8 pullover
2x3x15 molleggi caviglie
2x3x10 eccentrico bicipiti femorali
2x3x8 contropiegateBalzi verticali
8×8 balzi fra ostacoli (0,84 – dist. 5 piedi)Corsa
3x (100-150-200m) rec. 4’ nella serie – 6’ tra le serie
Riscaldamento
Stretching & mobilità
250 esercizi vari core stabilityPoliconcorrenza
120 movimenti e lanci palla medicaAndature e balzi (sull’erba)
2x30m skip
2x30m gambe tese
2x50m skip + corsa
2x50m gambe tese + corsa
3x30m passo saltellato
3x30m passo e stacco
3x40m 3 passi e stacco
3x50m 5 passi e stacco
3x40m balzi alternati veloci
3x60m alternato balzi-Corsa
6x60m allunghi sull’erba

 

Andrea Giannini

Andrea Giannini

Advisor Salto con l'Asta Fidal
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Stefania a Barça: iniziati gli allenamenti di atletica!!!

9 Ottobre 2015 by Redazione

Stefy-a-Barca-iniziati-gli-allenamenti-di-atletica

Terza puntata del “Diario di viaggio di Stefania”, dove l’amica Stefania Brunazzi ci racconta la sua avventura a Barcellona, dove si trova per affrontare 6 mesi di Erasmus all’Instituto Nacional de Educación Física de Cataluña (la nostra Scienze Motorie). Sono iniziati gli allenamenti con il gruppo di saltatori con l'asta....

 21.09.15

Cominciati gli allenamenti con il mio nuovo equipo: una decina di ragazzi molto simpatici tra i 15 e i 25 anni.

Ci alleniamo al Mar Bella con l’allenatore del salto con l’asta Alvaro Ratia. Per ora abbiamo fatto solo allenamenti di ginnastica e potenziamento generale per la pretemporada, ma mi sono già resa conto che da questa esperienza imparerò molto, anzi, moltissimo, sia come atleta, sia come allenatrice!

Stefy a Barca 3 (4)

Centro sportivo "Mar Bella" (Barcellona)

 

 

Il livello tecnico è molto buono e va beh, le strutture sono fantastiche! Soprattutto viste con gli occhi di una ragazza che viene da Lumezzane, dove il campo fuori casa non si può utilizzare perché c’è il calcio, al Calvesi non ci si può allenare perché è chiuso…a Nave per fortuna sta nascendo un bel centro sportivo per tutti quelli che non sanno più dove allenarsi…

Qui al Mar Bella tutti gli atleti pagano tot al mese, hanno il loro pass, la loro divisa, l’armadietto, la palestra e un paio di spogliatoi per le femmine e per i maschi. Tutti gli allenatori (o quasi) sono laureati in scienze motorie e per ogni disciplina c’è un tecnico specialista. Per il gruppo degli astisti Alvaro organizza addirittura un allenamento a settimana alla mia università per fare ginnastica artistica.

Stefy a Barca 3 (7)

Allenamento di ginnastica artistica all’Instituto Nacional de Educación Física de Cataluña

 

 

Alla fine di ogni mese i tecnici si riuniscono per parlare di come sta andando, degli obiettivi della squadra, cosa non va, chiedere consigli e scambiarsi le idee. E soprattutto c’è Imma: una segretaria grandiosa che si occupa dell’organizzazione di tutta la struttura, della contabilità e, studiando psicologia, aiuta anche a migliorare la comunicazione e i rapporti tra tecnici e tra tecnici e atleti. Forse anche in Italia ci sono queste strutture super organizzate, però non nella mia realtà, e mi piacerebbe poter portare qualche innovazione al mio ritorno! 

 

Mi piace come lavora Alvaro perché cerca sempre di inventarsi esercizi nuovi per non annoiarci, cercando di  collegarli sempre in qualche modo all’asta. È molto creativo e originale e si vede che ci mette passione in quello che fa.

 

La pretemporada si svolge per la maggior parte in spiaggia, dal riscaldamento fino agli allunghi finali, e spesso l’allenamento consiste in divertenti esercizi di ginnastica a coppie e una volta a settimana….le scale!!! Un allenamento salendo e scendendo in tutti i modi un’infinita scalinata: correndo, saltando, camminando sulle mani, di lato, facendo le andature, in verticale….magari cercherò di publicare qualcosa sulla pagina trackfit di fb per chi fosse interessato.

 

[su_youtube_advanced url="https://youtu.be/7HK7BSOVEDI" width="560" height="440" rel="no"]

 

Faticoso ma divertente. Mi piace il fatto che si lavora in spiaggia, per me una cosa del tutto nuova e spettacolare: fare esercizi nella sabbia, partenze in salita nel mare, saltare con l’asta in spiaggia… e mi piace il mio gruppo di allenamento perché sono tutti simpatici, ma soprattutto siamo molto uniti e non mi pesa finire l’allenamento, anche quando sono stanchissima e non ce la faccio più.

Stefy a Barca 3

Astisti in allenamento!!!

 

 

Sono molto motivata e…..non vedo l’ora di cominciare a saltare!!!

Stefania Brunazzi

 

Stefy a Barca 3 (2)

La pista di atletica del "Mar Bella"

 

 

 

 

Stefy a Barca 3 (6)

La pista di atletica del "Mar Bella" (2)

 

Stefy a Barca 3 (5)

 

 

STEFANIA BRUNAZZI

Stefania Brunazzi

Laureata in Scienze Motorie
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 21.09.15

Cominciati gli allenamenti con il mio nuovo equipo: una decina di ragazzi molto simpatici tra i 15 e i 25 anni.

Ci alleniamo al Mar Bella con l’allenatore del salto con l’asta Alvaro Ratia. Per ora abbiamo fatto solo allenamenti di ginnastica e potenziamento generale per la pretemporada, ma mi sono già resa conto che da questa esperienza imparerò molto, anzi, moltissimo, sia come atleta, sia come allenatrice!

Stefy a Barca 3 (4)

Centro sportivo "Mar Bella" (Barcellona)

 

 

Il livello tecnico è molto buono e va beh, le strutture sono fantastiche! Soprattutto viste con gli occhi di una ragazza che viene da Lumezzane, dove il campo fuori casa non si può utilizzare perché c’è il calcio, al Calvesi non ci si può allenare perché è chiuso…a Nave per fortuna sta nascendo un bel centro sportivo per tutti quelli che non sanno più dove allenarsi…

Qui al Mar Bella tutti gli atleti pagano tot al mese, hanno il loro pass, la loro divisa, l’armadietto, la palestra e un paio di spogliatoi per le femmine e per i maschi. Tutti gli allenatori (o quasi) sono laureati in scienze motorie e per ogni disciplina c’è un tecnico specialista. Per il gruppo degli astisti Alvaro organizza addirittura un allenamento a settimana alla mia università per fare ginnastica artistica.

Stefy a Barca 3 (7)

Allenamento di ginnastica artistica all’Instituto Nacional de Educación Física de Cataluña

 

 

Alla fine di ogni mese i tecnici si riuniscono per parlare di come sta andando, degli obiettivi della squadra, cosa non va, chiedere consigli e scambiarsi le idee. E soprattutto c’è Imma: una segretaria grandiosa che si occupa dell’organizzazione di tutta la struttura, della contabilità e, studiando psicologia, aiuta anche a migliorare la comunicazione e i rapporti tra tecnici e tra tecnici e atleti. Forse anche in Italia ci sono queste strutture super organizzate, però non nella mia realtà, e mi piacerebbe poter portare qualche innovazione al mio ritorno! 

 

Mi piace come lavora Alvaro perché cerca sempre di inventarsi esercizi nuovi per non annoiarci, cercando di  collegarli sempre in qualche modo all’asta. È molto creativo e originale e si vede che ci mette passione in quello che fa.

 

La pretemporada si svolge per la maggior parte in spiaggia, dal riscaldamento fino agli allunghi finali, e spesso l’allenamento consiste in divertenti esercizi di ginnastica a coppie e una volta a settimana….le scale!!! Un allenamento salendo e scendendo in tutti i modi un’infinita scalinata: correndo, saltando, camminando sulle mani, di lato, facendo le andature, in verticale….magari cercherò di publicare qualcosa sulla pagina trackfit di fb per chi fosse interessato.

 

[su_youtube_advanced url="https://youtu.be/7HK7BSOVEDI" width="560" height="440" rel="no"]

 

Faticoso ma divertente. Mi piace il fatto che si lavora in spiaggia, per me una cosa del tutto nuova e spettacolare: fare esercizi nella sabbia, partenze in salita nel mare, saltare con l’asta in spiaggia… e mi piace il mio gruppo di allenamento perché sono tutti simpatici, ma soprattutto siamo molto uniti e non mi pesa finire l’allenamento, anche quando sono stanchissima e non ce la faccio più.

Stefy a Barca 3

Astisti in allenamento!!!

 

 

Sono molto motivata e…..non vedo l’ora di cominciare a saltare!!!

Stefania Brunazzi

 

Stefy a Barca 3 (2)

La pista di atletica del "Mar Bella"


 

 

 

Stefy a Barca 3 (6)

La pista di atletica del "Mar Bella" (2)

 

Stefy a Barca 3 (5)

 

 

Ti è piaciuto l'articolo? Ecco gli altri nei quali Stefania racconta la sua avventura a Barcellona:

Stefania: a Barcellona per studiare ed allenarmi

Stefania a Barça: tamburello, asta in piazza, musica e divertimento! 

Filed Under: Interviste, News, News Tagged With: allenamento salto con l'asta, allenatore salto con l'asta, Alvaro Ratia, atletica leggera, coach Alvaro Ratia, Diario di viaggio di Stefania, erasmus, il Coach, il coach atletica, il coach atletica leggera, il coach better yourself, il_Coach, ilcoach, ilcoach atletica, ilcoach.net, Mar Bella, pole vault, pretemporada, salto con l'asta, salto con l'asta barcellona, salto con l'asta in spiaggia, salto con l'asta spagna, salto con l'asta training, Stefania a Barca, Stefania a Barcellona, stefania brunazzi, stefania brunazzi erasmus, Track and field, trackandfield, training

Intervista ad Andrea Giannini

28 Luglio 2015 by Redazione

Oggi intervistiamo Andrea Giannini, nato a Grosseto il 18 dicembre 1976, ex atleta italiano specialista nel salto con l’asta (5,65 metri di PB), ora allenatore specialista Fidal, preparatore atletico e giornalista sportivo (commenta l’atletica leggera su Sky Sport e Fox Sports).

Ciao Andrea, parlaci un po’ di te, delle tue esperienze e della tua filosofia di allenamento (come e quando hai incontrato l’atletica leggera, le tue esperienze da atleta, perché sei diventato allenatore, il tuo percorso formativo, etc..)
L’atletica leggera è stata sempre parte di me, ed io parte di lei. Ho iniziato a frequentare i campi praticamente da neonato visto che il mio babbo (lo dico in toscano…) Daniele è stato allenatore e poi dirigente della “Massimo Pellegrini” Grosseto, società che negli anni ha sfornato tanti ottimi atleti. Devo dire che la mia famiglia, com’è giusto, non mi ha mai forzato in questa scelta, tant’è vero che fino a 12 anni ho praticato anche molti altri sport (soprattutto basket, baseball e nuoto), ma poi dal 1988 c’è stata la ‘folgorazione’ con il salto con l’asta che mi ha portato ad una scelta definitiva. Ovviamente, non mi sono specializzato subito in quello (ho continuato fino a 17 anni a fare anche 110hs e prove multiple) e questo devo dire grazie al mio allenatore Francesco Ambrogi nel sapermi gestire al meglio.

Negli anni, sono arrivato a conquistare il primato italiano Allievi con 5.00 e quello juniores con 5,50, che è ancora in mio possesso. A lievello assoluto forse avrei potuto dare qualcosa di più, ma gli infortuni mi hanno un po’ tagliato la strada. Non ho rimpianti comunque, ho dato il massimo per migliorare, ed evidentemente i miei limiti strutturali erano quelli. Nel frattempo, ho continuato a studiare e nel 2002 mi sono laureato all’ISEF di Firenze con una tesi proprio sulla mia programmazione del salto con l’asta; nel 2003 ho scelto di congedarmi dal gruppo sportivo delle Fiamme Gialle (dove ero entrato nel 1995), perché non avevo più nulla da dare a loro, e loro a me, ed ho iniziato la mia attività di preparatore atletico e giornalista sportivo. Nel frattempo ho continuato ad allenarmi, saltando ancora 5,30, misura che ad oggi mi permetterebbe di essere sempre tra i primi in Italia…

Ho deciso di fermarmi nel 2007, perché il mio corpo ha detto basta: schiena, spalle e tendini d’Achille non ne potevano più! Per quasi due anni sono rimasto lontano dalle piste di atletica, poi nel 2009, quando mi sono trasferito a Vigevano (per lavoro e soprattutto per amore) ho avuto la possibilità di iniziare ad allenare il salto con l’asta. Attualmente seguo un gruppo di 15 giovani, alcuni di loro molto promettenti, e da un paio d’anni collaboro con grande piacere con il settore tecnico della Liguria: regione piccola, ma con tanti tecnici bravi, preparati e motivati.

Sei stato atleta professionista nel salto con l’asta, un record personale di 5,65 metri, numerosi titoli nazionali vinti e vari record sia giovanili che assoluti. Questo tuo curriculum da atleta d’élite è un vantaggio o uno svantaggio ora che sei diventato allenatore?
Sicuramente uno svantaggio. Lo dico con grande rammarico.

Secondo te quali sono le difficoltà principali che un allenatore deve gestire nella preparazione e nella costruzione tecnica, anche a lungo termine, di un saltatore con l’asta?
La parola giusta è “costruzione tecnica”. A livello giovanile, il focus principale è “insegnare” il salto con l’asta attraverso una giusta tecnica ed allenamenti precisi e meticolosi ma non certo asfissianti. Per questo, ci vuole approfondita conoscenza della tecnica del salto con l’asta, incasellandola poi in un bouquet di allenamento generale, multilaterale e giocoso. Purtroppo spesso non è così. Si ha fretta, troppa fretta: si cerca la performance sin dalle categorie giovanili, specializzando troppo presto i ragazzi e tralasciando colpevolmente l’aspetto tecnico a scapito di quello puramente prestativo. Morale: spesso abbiamo ottimi saltatori a livello giovanile che poi si perdono una volta entrati nelle categorie assolute.

Da atleta hai fatto degli errori, che sono diventati chiari soltanto una volta diventato coach?
Da atleta, tecnicamente non sono mai stato fenomenale. Soprattutto da grande, avrei potuto mettere a punto alcuni particolari che solo adesso ho ben chiari. Da tecnico, ora ho in mente il salto perfetto: peccato perché ormai sono troppo vecchio per metterlo in pratica! Spero di farlo con i miei atleti…

Salto con l’asta: scuola Russa, Francese e Tedesca. Quale modello tecnico è migliore a tuo avviso?
Non parlerei di modello tecnico (né tantomeno di scuola), ma di modello di preparazione e prestazione. Ogni nazione (a questi aggiungerei anche la Polonia e gli USA, con questi ultimi che però hanno uno schema molto meno omogeneo) ha linee di indirizzo piuttosto definite per quanto riguarda programmazione e costruzione della performance, dà linee generali per quanto riguarda la tecnica ma lascia spazio alle particolarità. In genere, però, ci sono obiettivi e linee di indirizzo ben definite, decise dai tecnici federali. Una cosa che, attualmente, manca in Italia.

In base alla tua esperienza da allenatore, quali sono i punti fondamentali in un buon programma di allenamento nel salto con l’asta?
Tecnica, tecnica e ancora tecnica. E buone capacità di corsa.

A tuo avviso, quali sono le difficoltà principali che un allenatore di atletica leggera deve affrontare nel nostro paese?
Purtroppo la nostra atletica qualche anno fa ha subìto una svolta epocale, e quasi non ce ne siamo accorti. Prima il tecnico era soprattutto l’insegnante di educazione fisica che passava il pomeriggio al campo. Adesso i tempi sono cambiati: i tecnici fanno grandi sacrifici per seguire i ragazzi, spesso senza nemmeno un rimborso spese. Questo è frustrante e ingiusto, perché la professionalità dev’essere retribuita, come avviene in tutti gli sport più importanti. E nonostante questo, in Italia ci sono ancora tantissimi tecnici davvero bravi e preparati: basta vedere i risultati dei recenti campionati giovanili di Cali, Eskilstuna e Tallinn dove gli azzurri hanno fatto bene in molte specialità diverse.

Allenamento giovanile. A nostro avviso è la base per la costruzione di futuri campioni, per far questo pensiamo sia importante ritrovare la sua componente ludica ed educativa, non solo la voglia di risultati. Che ne pensi?
Purtroppo, la moltiplicazione di gare giovanili di livello internzionale e la corsa ad accaparrarsi un posto in un gruppo sportivo militare ha aumentato molto la competitività e la fretta di arrivare: un prezzo che si rischia di pagare successivamente.

Spesso i giovani sono nelle mani dei tecnici meno esperti, appena usciti dal corso istruttori. Pensi possa essere utile costruire un percorso che crei degli esperti/professionisti nell’allenamento dei giovani?
I tecnici esperti e professionisti sono sempre molto utili, sia per far crescere l’atleta sia per accompagnare nel processo di maturazione anche i tecnici meno esperti. In tal senso, credo che l’abolizione dei responsabili di settore sia stata una scelta un po’ azzardata. C’è bisogno di “tutor” esperti e qualificati, che stiano giornalmente a contatto con le realtà delle loro specialità, e che magari siano scelti per titoli, pubblicazioni e reali capacità come avviene negli altri stati europei.

Quali sono le figure che hanno ispirato il tuo modo di allenare?
Il mio ex tecnico Francesco Ambrogi, Vitaly Petrov, Carlo Vittori e, fuori dall’atletica, Julio Velasco. La fortuna di fare il preparatore atletico in molti altri sport, inoltre, mi permette di confrontarmi con realtà tecniche e programmatiche nuove e prendere loro il meglio.

Andrea Giannini

Si parla molto del modo di allenare all’estero, consa ne pensi? Pensi che in Italia gli allenatori siano così inferiori rispetto a quelli delle altre nazioni?
Non credo in Italia gli allenatori siano inferiori a quelli stranieri, anzi! Purtroppo, spesso, non sono messi in condizioni di allenare al meglio. Io però, da questo punto di vista, voglio essere ottimista. Magnani e Baldini stanno facendo un ottimo lavoro, lavorando in profondità come da tanto tempo non si faceva. Come ho già detto, ci sarebbe però bisogno di ricostruire attorno a loro il settore tecnico, delegando a figure altrettanto autorevoli e preparate.

Cosa ti piace dell’atletica leggera, rispetto ad altri sport?
Sport individuale: tu contro l’uomo, il cronometro, il metro. Ci metti la faccia, sempre.

Il consiglio che daresti ad un giovane che vorrebbe iniziare a fare il tecnico di atletica?
Di venire al campo, divertirsi ma allo stesso tempo essere preciso, meticoloso e responsabile. Le famiglie ci affidano dei giovani non solo per insegnare loro a correre veloce o saltare di più, ma soprattutto per farli crescere attraverso la conoscenza del proprio corpo, il rapporto con gli altri, il successo delle vittorie e la responsaiblità delle sconfitte.

Oltre all’atletica “convenzionale”, sei allenatore anche di atleti paralimpici, in particolare di Giusy Versace. Cosa ne pensi dell’attività paralimpica?
Con Giusy Versace è un’esperienza bellissima, che va avanti dal 2010 e che si concluderà, spero, con le Paralimpiadi di Rio nel 2016. Un’esperienza tecnica e umana che scorderò difficilmente. Per quanto riguarda l’atletica paralimpica in Italia, è una realtà molto in crescita anche se a mio modo di vedere spesso si bada troppo al risultato, e troppo poco alla sua valenza sociale. L’obiettivo primario, a mio avviso, dev’essere quello di dare la possiblità a molte persone di riscattarsi ed esperimersi attraverso lo sport, non di vincere solo medaglie.

Atletica, ma anche calcio: sei stato anche preparatore di alcune squadre dilettantistiche ed inoltre come giornalista tratti spesso di calcio. Cosa ne pensi della professionalità dei preparatori di calcio rispetto ai tecnici di atletica (a parte la differenza di stipendio…)
Come giornalista non tratto più di calcio da diversi anni: ormai mi dedico quasi esclusivamente all’atletica, e come Video Operatons Manager alla formazione di giovani giornalisti in campo internzionale (in questo caso, sì, anche nei grandi tornei di calcio). La mia esperienza di preparatore atletico nel calcio è stata molto formativa, mi ha insegnato a costruire la performance seguendo strade diverse da quelle che conoscevo. Ad alti livelli, i preparatori di calcio hanno una grandissima conoscenza. La differenza, rispetto ai tecnici di atletica che possono decidere in piena autonomia, è che facendo parte di uno staff i preparatori devono in qualche modo adattarsi alle esigenze del tecnico e dei giocatori, che sono molti e difficili da gestire tutti assieme. In qualche modo, insomma, il lavoro di gestione è più importante di quello di programmazione.

Ringraziamo Andrea per la disponibilità. Se volete conoscerlo meglio visitate il suo sito web andreagiannini.com

Filed Under: Interviste Tagged With: allenatore andrea giannini, andrea giannini, andrea giannini interview, asta, atletica, atletica leggera, coach andrea giannini, il Coach, il coach atletica leggera, il coach better yourself, il_Coach, ilcoach better yourself, ilcoach_, ilcoach.net, interrvista allenatore, intervista andrea giannini, intervista coach, intervista trainer, pole vault, pole vault training, salti, salti in elevazione, salto con l'asta, Track and field, trackandfield, trainer andrea giannini, training

Dalla multilateralità alla multidisciplinarietà

9 Luglio 2015 by Redazione

Quale è lo scopo con cui si inizia l’allenamento? 

Lo scopo è rappresentato dall’obiettivo che si intende raggiungere nell’arco di 10-15 anni: la prestazione sportiva!

E’ proprio l’obiettivo futuro a determinare gli scopi, i contenuti e gli obiettivi durante il corso degli anni. (E.Arbeit)

Compito dell’allenamento giovanile è quello di sviluppare le caratteristiche fisiche che in quel momento sono nelle condizioni migliori, cioè hanno i presupposti fisici e psichici migliori e più adatti ad essere allenati. 

Principi metodologici dell’attività giovanile sddsa

  • Dall’elementare al complesso
  • Dal facile al difficile
  • Dal generale allo specifico
  • Dal globale al particolare         (C. Vittori)

[su_divider top=”no” divider_color=”#b8f976″]

Obiettivi dell’allenamento giovanile:

Miglioramento pianificato ed a lungo termine di uno stato specifico di prestazione fino ad un livello tale da rendere possibile iniziare l’allenamento per lo sport di alta prestazione. La pianificazione richiede che vi sia sempre un rapporto ottimale tra:

  • formazione generale
  • formazione speciale
  • condizioni di sviluppo dell’organismo

Stabilizzazione di una motivazione elevata al successo sportivo. Con la pratica di un solo sport (o disciplina sportiva) non si possono sviluppare uniformemente tutte le capacità coordinative. Solo richieste motorie diverse che si completano tra loro, garantiscono una formazione coordinativa multilaterale di base (formazione polisportiva).

[su_divider top=”no” divider_color=”#b8f976″]

Caratteristiche dell’allenamento giovanile

“Gli atleti adulti si allenano per il presente mentre i giovani si allenano per il futuro” (Arbeit)

L’obiettivo finale determina i contenuti e gli obiettivi particolari durante il corso degli anni. Inizialmente è necessaria un’attività di base che ponga in primo piano l’acquisizione di un voluminoso repertorio di movimenti che sottenda ad una formazione multilaterale. Questo percorso consentirebbe la realizzazione di un bagaglio motorio basato sugli schemi motori di base, indispensabile per gli ulteriori apprendimenti.

Successivamente, infatti, il percorso sportivo si completa con l’apprendimento di obiettivi, costruiti funzionalmente gli uni sugli altri e rappresentati dalle abilità motorie.

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Perché la multilateralità?

  • Per stabilire il più precisamente possibile le attitudini di un ragazzo è necessario che le sue doti fisiche vengano sviluppate in ogni loro aspetto. (Bauersfeld – Schoeter)
  • Nel tempo, ci sono evoluzioni nei materiali e nelle tecniche. Solo un atleta con alti livelli di capacità coordinative, sviluppate in età giovanile attraverso attività multilaterale, può trasformare le tecniche già acquisite. (Bauersfeld -Schoeter

La pratica di attività multilaterali produrrà una ricchezza di esperienze, che determinerà apprendimenti significativi, i quali, immagazzinati nella memoria motoria, amplieranno le funzioni motorie producendo nuove abilità. Il risultato sarà quindi un gesto economico, in quanto il ragazzo potrà scegliere, dal proprio patrimonio motorio, il movimento più efficiente, ciò lo renderà più sicuro e lo porterà al miglior rendimento.

E.Hahn (1986) autorevole studioso sostiene in merito che il ”fondamento di ogni allenamento, nello sport di prestazione, è una formazione di base generale, che va oltre le varie discipline ed è impostato su larga scala, in cui ha gran valore la molteplicità dei modelli motori.

Più è vasto il repertorio di esperienze motorie in diverse discipline sportive, più facilmente si ottiene una strutturazione a livelli più alti di rendimento”.

Principio della multilateralità:

Per multilateralità si intende la scelta dei mezzi e l’organizzazione dei contenuti in modo da attivare ed affinare il maggior numero possibile di schemi motori e, costruire abilità motorie significative per, qualità e quantità tali da essere trasferibili nella acquisizione di abilità motorie specifiche della disciplina sportiva. In particolare le attività motorie saranno organizzate con l’attivazione del maggior numero di schemi motori e posturali, per la costruzione di abilità motorie significative per qualità, quantità e trasferibilità

Per MULTILATERALITA’ si intende inoltre la molteplicità di attività e contenuti motori che si sviluppano nel tempo attraverso:

  • FORMAZIONE MULTILATERALE GENERALE (ESTENSIVA) 9-11 anni: che ha per obbiettivo l’incremento delle capacità funzionali generali di rendimento dell’organismo (sviluppo delle capacità condizionali e delle capacità coordinative di base);
  • FORMAZIONE MULTILATERALE SPECIALE (INTENSIVA ORIENTATA) 12-14 anni: che ha l’obbiettivo di promuovere attraverso l’adozione di diversi mezzi speciali , lo sviluppo delle capacità maggiormente richieste per la/e specialità.
  • FORMAZIONE MULTILATERALE (INTENSIVA MIRATA) 15-17 anni

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Tappa della multilateralità estensiva (9-11 anni)

Contenuti ed obiettivi della preparazione:

Miglioramento delle capacità fisiologiche e della sensibilità dei gesti attraverso attività e giochi di grande movimento, imitativi, derivati e propedeutici dell’attività sportiva scelta.

Le esercitazioni dovranno essere tali da stimolare il sorgere ed il consolidarsi di apprendimenti di carattere generale, trasferibili anche in altre discipline sportive.

Obiettivi da raggiungere sono quindi la conoscenza e padronanza del proprio corpo, lo sviluppo degli schemi motori di base e delle capacità coordinative.multilateralità 1

 

  • Insegnamento della tecnica della corsa piana, della marcia, in forma semplice
  • Far prendere confidenza con palline e palle adatte alle dimensioni del giovane. Lanci ad una mano da tutte le posizioni, lancio a due mani da tutte le posizioni. Familiarizzazione con la tecnica di salto, gli esercizi di salto e la corsa con ostacoli
  • Sviluppo della forza generale con i mezzi della ginnastica e dell’acrobatica semplice.
  • Sviluppo dell’equilibrio e del ritmo con ogni mezzo (usando proposte ritmiche in ogni situazione, andature rettilinee avanti/indietro, movimenti rotatori singoli, continui, successivi sul posto e in avanzamento)
  • Sviluppo ed incremento della rapidità dei movimenti ciclici ed aciclici, dosati attraverso un lavoro sapiente che prediliga non solo la quantità ma soprattutto la qualità dei gesti. Lo sviluppo di questa qualità rappresenta l’obiettivo prioritario in questa fase per migliorare le capacità e le abilità motorie.

multilateralità 2Gran parte di queste proposte possono essere sviluppate attraverso un lavoro in circuito, con gruppi di lavoro, all’interno di moduli che comprendano una o più caratteristiche da sviluppare senza dimenticare che, in questo periodo della preparazione sarebbe opportuno utilizzare esercitazioni simmetriche che successivamente e progressivamente vengono sostituite da esercitazioni asimmetriche (specificità del gesto).

 

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Tappa della multilateralità intensiva (orientata) 12-14 anni

Contenuti ed obiettivi della preparazione:

Insegnamento tecnico specifico per perfezionare la padronanza dei gesti e assimilare gli elementi fondamentali della tecnica. Obiettivi da raggiungere sono la polivalenza e la multilateralità, il potenziamento fisiologico (sviluppo delle capacità condizionali), il perfezionamento degli schemi motori di base.

 

  • Apprendimento della tecnica degli esercizi generali del corpo libero della ginnastica e dell’acrobatica attraverso l’utilizzo di attrezzi ginnici, esercizi di pre-acrobatica, esercizi a coppie, sviluppo e consolidamento della capacità di equilibrio e coordinazione attraverso esercitazioni lineari e rotatorie
  • Apprendimento della tecnica degli esercizi di salto, della tecnica di salto, degli elementi fondamentali del salto con l’asta.
  • Apprendimento degli elementi tecnici della corsa con ostacoli. (esercizi generali e speciali con ostacoli da 50/60 cm.)
  • Apprendimento degli elementi tecnici dei lancio ( getto del peso, lancio del disco e del giavellotto – vortex)
  • Apprendimento della tecnica della corsa piana e degli esercizi generali e speciali di corsa
  • Sviluppo delle capacità ritmiche ( attraverso gli esercizi e durante la corsa)
  • Sviluppo in modo funzionale e corretto dei gruppi muscolari dei piede dell’addome e delle spalle.

 

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Obiettivi da perseguire

Blocco corsa – ostacoli, dal saper..multilateralità 3

  • Essere in grado di effettuare un appoggio corretto dei piedi a terra, senza frenare
  • Compiere movimenti coordinati braccia – gambe
  • Mantenere una buona postura durante la corsa
  • Passare gli ostacoli correndo, senza saltare
  • Mantenere il ritmo di corsa tra gli ostacoli (3-5-7 passi)
  • Sviluppare e fissare i primi esercizi speciali per gli ostacoli.

 

 Al saper…

  • Saper effettuare partenze in piedi e dai blocchi con energia e senza interruzioni
  • Passare gli ostacoli correndo e senza frenare
  • Saper realizzare cambi di ritmo durante la corsa sia in rettilineo che in curva mantenendo una tecnica corretta ed una azione decontratta.
  • Saper superare 5/7 ostacoli mantenendo un ritmo corretto e continuo fra distanze uguali
  • Saper correre 5/7 ostacoli a distanze variabili (3-4-5-6-7passi) superando gli ostacoli sia con la gamba destra che con la gamba sinistra.multilateralità 4

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Blocco salti;

  • Realizzare la rincorsa con ritmo progressivamente crescente (alto – lungo)
  • Tentare l’esecuzione dell’impostazione della gamba di stacco senza rallentamenti (sia con la gamba destra che con la sinistra)
  • Compiere movimenti di coordinazionone, associazione-dissociazione degli arti inferiori e superiori
  • Compiere movimenti di salto, di stacco (alto e lungo) facilitati
  • Compiere movimenti corretti (coordinati) al momento dello stacco
  • Saper interpretare in modo corretto una rincorsa nel salto in alto, (7 passi) e nel salto in lungo con non più di13/15 passi
  • Saper correre in progressione ogni tipo di rincorsa
  • Saper correre in cerchio e su raggi di curvatura di varie metrature (da 5 a 8 mt.)
  • Saper impostare una tecnica di stacco corretta, estensione allo stacco di tutto il corpo, coordinazione dei segmenti liberi, ultimi passi della rincorsa senza perdita di velocità.

 

multilateralità 5

Per il salto con l’ asta oltre a quanto detto e, ad una buona capacità di controllo negli esercizi di ginnastica e acrobatica è importante:

  • Saper correre con l’asta senza modificare la tecnica di corsa
  • Saper saltare in lungo realizzando presentazione ed imbucata con rincorsa corta
  • Saper realizzare la presentazione e l’imbucata con 4-6-8 passi di rincorsa
  • Con l’assistenza dell’allenatore, saper realizzare una rincorsa di due, quattro o sei appoggi, imbucata, stacco ed oscillazione avanti-alto con atterraggio in posizione frontale a gambe unite e semipiegate. Aumentando la lunghezza della rincorsa aumenta la velocità d’uscita dallo stacco, aumenta l’inerzia necessaria all’oscillazione del corpo in verticale.multilateralità 6

 

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Blocco lanci:

Fin dagli esercizi più semplici è opportuno ricordare che il movimento inizia sempre dai muscoli estensori degli arti inferiori, prosegue con i muscoli del tronco ed infine si conclude con i muscoli estensori degli arti superiori con gesti motori specifici di getto, lancio e tiro. Un altro aspetto comune a tutti i lanci, ma evidenziato anche nei salti è il ritmo in progressione della rincorsa, della traslocazione e della rotazione. La capacita di traslocazione e di rotazione è elemento da sviluppare e consolidare in ogni fase, in quanto suscettibile ad adattamenti e miglioramenti continui in funzione dello sviluppo delle abilità tecniche e delle modificate capacità condizionali.

multilateralità 7

Esercitazioni generali:

  • Pallone di 1 kg lanci da fermo frontali a due braccia sopra la testa (in piedi con arti divaricati sull’asse frontale e sagittale, in ginocchio, in ginocchio su un arto, seduti, supini..)
  • Pallone di 2-3-4 kg da fermo, spinte a due braccia dal petto in avanti-alto (piedi divaricati sull’asse frontale e sagittale) (in piedi, seduti, in ginocchio su un arto, in ginocchio su due arti)
  • da fermo, lanci dorsali, lanci frontali dal basso in avanti-alto
  • da fermo, lanci frontali dalla torsione a dx e sx in avanti-alto
  • salita sulla panca con un arto e lancio dal petto in avanti-alto
  • cadendo dalla panca, piegamento arti inferiori risalita e lancio dal petto in avanti-alto
  • da seduti sopra la panca, raddrizzamento arti inferiori e lancio dal petto in avanti-alto
  • con un passo (dx-sx o sx-dx) e lancio dal petto in avanti-alto
  • con un passo dx-sx, torsione del tronco a dx e lancio frontale dal petto in avanti alto (idem con un passo sx-dx , torsione a sx).

Lancio del giavellotto:

Palline, sassi, vortex (max 150gr.): lanci con un braccio propedeutici al lancio del giavellotto:

  • da fermo, arti divaricati frontali, braccio disteso dietro, arco del corpo e lancio
  • da fermo, arti divaricati sagittali, braccio disteso dietro, semipiegamento arto posteriore
  • spinta e puntello attivo anteriore, arco e lancio.
  • con un passo incrociato (sx-dx-sx) e lancio alto sopra la testa
  • braccio mantenuto in linea di lancio, rincorsa corta e lancio alto sopra la testamultilateralità 8

Lancio del disco:

Si tratta di realizzare un gesto semplice e corretto nella forma e nel ritmo

  • Spostarsi girando sull’asse (Concatenazione delle rotazioni)
  • Localizzare il reparto di rotazione, linea spalle / braccio,
  • Mantenere gli appoggi al suolo nella realizzazione del finale
  • Orientare l’attrezzo su una traiettoria di prestazione

Pianificare la meta, dominare le sensazioni esterocettive.

  • Lanciare in una direzione ad un bersaglio in una corsia
  • Esigere l’equilibrio
  • Percepire il fissaggio della gamba sinistra ed i successivi allineamenti
  • Giocare con lo spazio tempo S – DS utilizzando bastoni, clavette, palle con maniglia: lanci con un braccio propedeutici al lancio del disco

Lancio del peso:

Esercizi tecnici tecnica classica (lanciatore destro):

  • da fermo, lancio frontale: posizione frontale alla direzione di lancio, torsione del tronco e semipiegamento degli arti inferiori, lancio in avanti-alto.
  • da fermo: posizione laterale alla direzione del lancio, semipiegamento dell’arto posteriore in appoggio sull’ avampiede, torsione di 90° del tronco sull’asse “arto anteriore – spalla”, spinta arto posteriore ed anche frontali, prestiramento, apertura e chiusura dell’arto superiore libero e spinta finale del braccio lanciante.

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Tappa della multilateralità intensiva (mirata) 15-17 anni

Contenuti ed obiettivi della preparazione i contenuti negli aspetti generali sono:

  • Contenuti a carattere multilaterale per il 50% della preparazione, completamento dello sviluppo qualitativo necessario attraverso gli elementi specifici della tecnica, (indirizzare sempre più le esercitazioni verso il gesto specifico)
  • scelta della disciplina sportiva, acquisizione di abilità tecnico-tattiche e incremento delle capacità condizionali.
  • Realizzare, tenendo conto del livello di preparazione acquisito un approfondito e continuo lavoro sulla/e tecniche
  • Prosecuzione, nello sviluppo delle capacità fisiche della rapidità e della forza veloce

Obiettivi da perseguire:                        

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Blocco corsa – ostacoli,

  • Controllo della postura e l’allineamento di tutte le azioni
  • Controllo della frequenza e ampiezza del passo e capacità di modularlo
  • Saper effettuare la partenza dai blocchi in modo corretto ed efficace
  • Saper dominare la tecnica del passaggio dell’ostacolo (coordinazione) con l’utilizzo di esercizi speciali della tecnica e del ritmo della corsa tra gli ostacoli (la tecnica della corsa in funzione del ritmo tra gli ostacoli, più corti, più lunghi) E’ importante ricordare che la velocità è un fattore limitativo della tecnica, e che questa deve adattarsi per poter essere efficace ad ogni più piccola variazione della velocità.
  • Saper effettuare, modulare, la partenza dai blocchi in funzione della prove (corsa sul piano o con ostacoli, diversificazione del ritmo in funzione della distanza)

 

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Blocco salti:

  • Dominare il ritmo progressivo e crescente della rincorsa senza ridurre la velocità e senza abbassare le anche
  • Realizzare una impostazione corretta della gamba di stacco sia per il salto in lungo che per il salto in alto (la differenza è nell’impostazione degli ultimi passo)
  • Saper effettuare un ritmo corretto della rincorsa e saper coordinare l’azione dei segmenti liberi durante il volo
  • Saper effettuare una corretta tecnica nell’atterraggio per il salto in lungo ed una caduta corretta per il salto in alto
  • Saper effettuare un salto (lungo) utilizzano ambedue le gambemultilateralità 10

 

Per il salto con l’asta oltre agli esercizi proposti è importante:

  • Saper trasportare l’asta durante la rincorsa
  • Saper effettuare una presentazione ed una imbucata corretta dell’asta con una rincorsa di 10-12 passi
  • Saper fare un salto con 8 passi di rincorsa oscillando ed infilando verticalmente senza girare, toccando con i piedi un elastico posto a 50-60 cm. Più alto dell’impugnatura.

 

La sensazione del collegamento rincorsa – salto ed avanzamento con l’asta in flessione dà al saltatore la sicurezza per la successiva fase acrobatica sull’asticella.

  • Salti completi con rincorse variabili in base al momento della preparazione, (adeguando il tipo di asta e l’altezza delle impugnature.multilateralità 11

 

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Blocco lanci

Peso (velocità, altezza del rilascio,angolo di rilascio)

  • Dal lancio da fermo al lancio completo con partenza dorsale (classico o rotatorio)

 

Disco (Equilibrio, accelerazione, ritmo)

  • Lanci con ½ giro
  • Lanci con 1 giro partenza frontale
  • Lanci completimultilateralità 12

 

Giavellotto (accelerazione del corpo e dell’attrezzo, postura, rilassamento)

  • Lanci in movimento di passo o di corsa, passi incrociati mantenendo il braccio disteso e rilassato
  • Passi incrociati mantenendo l’attrezzo in linea, appoggio in anticipato del piede destro  ed appoggio in avanti del piede sinistro (posizione finale di lancio), lancio teso (anche a bersaglio).

Lanci con tre o cinque appoggi (di passo e di corsa):

  • Incrocio arto inferiore destro sull’arto inferiore  sinistro, spinta arto inferiore destro, appoggio piede sinistro (impulso), spinta dinamica radente ed appoggio anticipato del piede destro e del piede sinistro (posizione finale di lancio) e lancio in avanti.

 

Le fasi successive della preparazione dovranno prevedere uno sviluppo armonico dell’apparato neuro muscolare per innalzare il livello raggiunto e preparare il giovane ad una fase di specializzazione che porti verso una preparazione agonistica a carattere multilaterale (multidisciplinare) gareggiando sia in quelle che egli ritiene siano le sue specialità preferite, ma anche in quelle prove che a ragione sa di non padroneggiare perfettamente.

 

Alcuni riferimenti sono stati ripresi da un articolo di Giovanni Tucciarone apparso su Atletica Studi n°2 del 1994

 

A cura di Graziano Camellini

 

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Evoluzione di un saltatore con l’asta: dal reclutamento all’elevata qualificazione

8 Luglio 2015 by Redazione

Riproponiamo, per gentile concessione dell’autore, Andrea Giannini (ex atleta professionista di salto con l’asta ed ora allenatore), la tesi del corso di Allenatore Specialista FIDAL 2013-2015, come dice lui “un estratto frutto del mix di esperienze di atleta prima, e di allenatore poi”, presente anche sul suo sito web andreagiannini.com dove è possibile scaricarne il PDF.

L’articolo, vista la sua lunghezza, è diviso in 3 pagine diverse. Cliccare i numeri in fondo o in cima all’articolo per passare alla pagina successiva.

[su_heading size=”18″]Premessa[/su_heading]
Allenare
una specialità tecnicamente complessa come il salto con l’asta è già di per sé un compito non certo semplice; accompagnare un atleta nella sua crescita e nella sua evoluzione tecnica, strutturale e psicologica è soprattutto una scommessa, ma allo stesso modo un’esperienza esaltante, unica e formativa per l’atleta e l’allenatore stesso. Un’esperienza che non capita spesso nella vita di un tecnico, vista la fisiologica dispersione di atleti che abbandonano già dalle categorie giovanili, oppure per la scelta di molti allenatori di prendere e gestire atleti già evoluti o lavorare solo sui più giovani, saltando quindi molti di questi passaggi.

La mia esperienza personale

Il mio ventennale trascorso da atleta è senza dubbio un bagaglio ricco quanto ingombrante. Un record personale di 5,65 metri, tante maglie azzurre tra cui quella ai Campionati Mondiali, in Coppa Europa, alle Universiadi ed ai Giochi del Mediterraneo vinti nel 2001, un record italiano Junior a 5,50 tuttora in mio possesso, sono ricordi che rendono orgoglioso ed al tempo stesso danno autorevolezza e responsabilità al mio ruolo di allenatore. Tuttavia sarebbe sbagliato basarsi solo sul mio trascorso, un po perché l’immagine di “vecchia gloria” rischia di essere un po’ trita e patetica agli occhi dei giovani, ma soprattutto perché nell’atletica, come nello sport, ognuno ha il diritto di avere il proprio percorso evolutivo tecnico, fisico e della personalità. In questo senso i trascorsi all’ISEF di Firenze, i corsi FIDAL ma anche la tante esperienze negli altri sport come preparatore atletico si sono rivelate decisive per uno sviluppo tout-court dell’attvità di coach. Allo stesso modo, tecnica e metodologia si evolvono in continuazione, rendendo necessarie una continua formazione ed un proficuo scambio di idee con amici e colleghi di tutto il mondo.

Obiettivo: saltare bene

Il salto con l’asta, in fisica, può essere definito come la trasformazione di energia cinetica (rincorsa) in energia potenziale (caricamento dell’asta). Questo schema estremamente sintetico racchiude però in sé un’estrema accuratezza nella tecnica di esecuzione, dalla preparazione della rincorsa fino all’atterraggio sui materassi. Una tecnica che necessita di una grande conoscenza di base da parte dell’allenatore, e che dev’essere costruita con pazienza e con dovizia negli anni assieme all’atleta all’interno di una programmazione accurata ed equilibrata. Senza aver fretta di arrivare al risultato in poco tempo, e senza abusare dello sviluppo smodato di capacità condizionali in tenera età, accompagnando il naturale sviluppo fisico e psicologico dell’atleta. L’obiettivo dev’essere altresì quello di fornire al proprio atleta i migliori strumenti per dare il massimo di se stesso, ed allo stesso tempo vivere in un ambiente costruttivo e confortevole.

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Il reclutamento

Negli ultimi anni il reclutamento in atletica si è fatto più difficoltoso, a causa della concorrenza sempre più ampia degli altri sport e soprattutto del deterioramento del legame diretto con il mondo della scuola. Occorre dunque un modello nuovo di reclutamento, basato soprattutto su un’offerta globale di tutte le specialità dell’atletica, inizialmente attraverso un modello ludico ma sempre con un livello tecnico alto e ben definito. In parole povere: provare di tutto ma con grande accuratezza. Allo stesso modo, dev’essere compito dei tecnici, unito alle loro capacità di scouting e ad un’ottima dose di buon senso, capire verso quale specilità (o gruppi di specialità) indirizzare i giovani. In tal senso, è fondamentale la perfetta organizzazione delle società di atletica, unita ovviamente alla preparazione dei loro tecnici.

I requisiti per un saltatore con l’asta “futuribile” possono essere a grandi linee questi:

  • Ottime capacità di corsa (ritmo, velocità)
  • Buone capacità di stacco (coordinazione, reattività)
  • Propensione all’acrobaticità
  • Buona forza generale di base, soprattutto per quanto riguarda gli arti superiori
  • Flessibilità e mobilità articolare, soprattutto del cingolo scapolo-omerale
  • Disponibilità mentale nella risoluzione di problemi tecnici complessi
  • Disponiblità mentale ad intraprendere un percorso di medio-lungo periodo

La letteratura ci dice che la migliore età per iniziare il salto con l’asta è attorno agli 11-12 anni, ovviamente integrandolo ad altre specialità dell’atletica leggera. A questa età il giovane atleta ha raggiunto di solito un ottimo livello di capacità coordinative e motorie, ha un’ottima propensione per l’acrobaticità e per le attività più “spericolate” e infine, cosa ancor più vantaggiosa, la forza è assai poco o per nulla sviluppata, non essendo ancora stato raggiunto, nella maggior parte dei casi, lo sviluppo puberale. Ci sono però numerose eccezioni. A livello femminile, infatti, capita sempre più spesso di trovare ex-ginnaste che arrivano al salto con l’asta in età tarda, spesso perché “in uscita” dalla loro disciplina sportiva che è invece molto precocizzante. Queste atlete hanno in genere poche capacità di corsa (non avendola mai allenata) ma grande velocità di apprendimento in un gesto la cui costruzione ha molti punti in comune con la preparazione della ginnastica. E’ chiaro che, in quel caso come in molti altri, bisognerà adattare la preparazione a seconda dele esigenze costrunedo, oltre ad un buon salto globale, una capacità ritmica e di efficienza della rincorsa.

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Strumenti necessari per l’allenamento del salto con l’asta

  1. Strutture: pedana di salto con l’asta (meglio se al coperto), attrezzi per la ginnastica, pista, pedane e palestra per la muscolazione
  2. Disponibilità di tempo dell’allenatore, anche nel lungo periodo
  3. Capacità tecnica dell’allenatore (“insegnare” il gesto e “costruire” la condizione fisica)
  4. Ambiente favorevole, da condividere con altri compagni/gruppi soprattutto nelle categorie giovanili
  5. Motivazioni dell’atleta nel raggiungimento dei vari obiettivi

Pianificazione di un allenamento pluriennale: i punti chiave

In un lungo percorso da condividere con un atleta ci devono essere:

  1. Preparazione tecnica accurata sin dalle categorie giovanili
  2. Preparazione fisica globale nelle categorie giovanili
  3. Preparazione fisica specifica nelle categorie assolute
  4. Specializzazione tardiva (parziale nella categoria Allievi, totale dalla categoria Junior)
  5. Obiettivi tecnici e ludici nelle categorie giovanili, obiettivi prestativi nelle categorie agonistiche
  6. Psicologia e coaching

I mezzi di allenamento nell’asta nella seconda pagina dell’articolo

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Perchè Lavillenie è il miglior saltatore con l'asta al mondo?

26 Giugno 2015 by Redazione

Sul profilo di facebook della IAAF è stata caricata una breve intervista al Coach di Renaud Lavillenie, Philippe D’Encausse.

La domanda era:

Perchè Renaud Lavillenie è il saltatore con l’asta più forte al mondo?

Questa la risposta, veramente sintetica:

  1. È il corridore più veloce mentre impugna un’asta.
  2. Non ha paura.
  3. Egli vuole essere il migliore.

Ecco il video dell’intervista:

 

Insomma, sembra che il saltatore con l’asta moderno debba essere dotato di grandi doti di velocità e ovviamente questa velocità deve saperla sfruttare durante la gara, deve avere una buona dose di incoscienza e deve aver voglia di darsi da fare per migliorare sempre di più!

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