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La preparazione di un saltatore con l’asta: Fondamentale 2

20 Maggio 2016 by Redazione

La preparazione di un saltatore con l’asta: Fondamentale 2

Dopo aver presentato quanto fatto nel periodo fondamentale 1, pubblicherò ora quanto fatto nel ciclo di allenamento successivo, il fondamentale 2.

Nell’ambito della preparazione di un saltatore con l’asta di un atleta di medio/alto livello, nel Periodo Fondamentale 2 la programmazione è proseguita con due obiettivi primari:

  • preparazione fisica (generale e specifica)
  • costruzione tecnica (globale ed analitica)

Si continua dunque a lavorare sui deficit muscolari (catena posteriore) e al contempo migliorare le capacità condizionali (potenza e velocità specifica) e soprattutto tecniche, insistendo soprattutto sulla correttezza e la precisione della presentazione e di tutti quei momenti che precedono il caricamento dell’attrezzo, oltre alla correttezza della fase aerea del salto (lunghezza dell’oscillazione, del raddrizzamento e del controllo del corpo), in questi casi aiutati da specifici allenamenti di ginnastica attrezzistica.

Ultima considerazione pratica: l’atleta in questione (Giacomo Bernardi), non essendo un atleta professionista, nella programmazione ha sempre dovuto alternare il lavoro/studio ai suoi allenamenti. Buona lettura.

 

[su_table]

1° settimana
Giorno 1 Giorno 2 Giorno 3 Giorno 4  Giorno 5 Giorno 6
Riscaldamento
Stretching & mobilitàTecnica asta
10 esercizi imitativi
6 salti asta rigida 6 passi
6 infilate asta rigida 6 passi
4 salti 8 passi
15 salti 10-12 passiCorsa con asta
6 rincorse in pista 18 passi
Riscaldamento vario 10’
Stretching & mobilità 15’Forza generale
4×5 strappo
4×6 panca
2x4x6 ½ squat 1 gamba
4×8 pullover
2x4x6 step-up
2x3x10 eccentrico bicipiti femoraliBalzi verticali
2x5x6hs (0,84-dist. 5 piedi)

Corsa
8x60m 80-85% vel. max. – rec. 3’

Riscaldamento
Stretching e mobilitàMobilità/agilità fra ostacoli (6-8 hs, altezza 0,76)
2×3 camminata con passaggio a ostacolo
2×3 passaggio ostacolo alternato
6 passaggio ostacolo continuoPotenziamento specifico
200 esercizi addominali/core stability
3×8 trazioni alla sbarra
3×10 piegamenti braccia corpo a 90°
3×10 entrate con rotella

Corpo libero
10 verticale
6 verticale + capovolta avanti
6 capovolta dietro + verticale
10-15 ruote, rondate e combinazioni varie
Esercizi agli attrezzi

 

Riscaldamento
Stretching & mobilitàTecnica asta
10 esercizi imitativi
6 salti asta rigida 6 passi
6 infilate asta rigida 6 passi
4 salti 8 passi
15 salti 12 passiCorsa speciale
3x30m disco kg 10 al petto
3x30m disco kg 10 al petto + presentazione finale
Riscaldamento vario 10’
Strecthing & mobilità 15’Forza generale
4×5 strappo
4×6 panca
2x4x6 ½ squat 1 gamba
4×8 pullover
2x4x6 step-up
2x3x10 eccentrico bicipiti femoraliBalzi orizzontali
5 triplo alternato da fermo
2×3 triplo successivo da fermo
5 triplo alternato rincorsa 4 passi

Corsa
2x (80-100-120) 75-80% vel. max. – rec. 3’ nella serie /6’ tra le serie

Riscaldamento
Stretching & mobilità
250 esercizi vari core stabilityMobilità/agilità fra ostacoli (6-8 hs, altezza 0,76)
2×3 camminata con passaggio a ostacolo
2×3 passaggio ostacolo alternato
6 passaggio ostacolo continuoPoliconcorrenza
120 movimenti e lanci palla medica

Andature e balzi (sull’erba)
2x30m skip
2x30m gambe tese
2x50m skip + corsa
2x50m gambe tese + corsa
3x30m passo saltellato
3x30m passo e stacco
3x40m 3 passi e stacco
3x50m 5 passi e stacco
3x40m balzi alternati veloci
3x60m alternato balzi-corsa

Corsa tra ostacoli
6x60m 6 hs (0,76 – dist. 8m) 3 passi

[/su_table]

[su_divider top="no" divider_color="#8bc751"]

[su_table]

2° settimana
Giorno 1 Giorno 2 Giorno 3 Giorno 4  Giorno 5 Giorno 6
Riscaldamento
Stretching & mobilitàTecnica asta
10 esercizi imitativi
6 salti asta rigida 6 passi
6 infilate asta rigida 6 passi
4 salti 8 passi
15 salti 12 passiCorsa con asta
6 rincorse in pista 18 passi
Riscaldamento vario 10’
Stretching & mobilità 15’Forza generale
4×5 strappo
4×6 panca
2x4x6 ½ squat 1 gamba
4×8 pullover
2x4x6 step-up
2x3x10 eccentrico bicipiti femoraliBalzi verticali2x5x6hs (0,84-dist. 5 piedi)

Corsa
8x60m 80-85% vel. max. – rec. 3’

 

Riscaldamento
Stretching e mobilitàMobilità/agilità fra ostacoli (6-8 hs, altezza 0,76)
2×3 camminata con passaggio a ostacolo
2×3 passaggio ostacolo alternato
6 passaggio ostacolo continuoPotenziamento specifico
200 esercizi addominali/core stability
3×8 trazioni alla sbarra
3×10 piegamenti braccia corpo a 90°
3×10 entrate con rotella

Corpo libero
10 verticale
6 verticale + capovolta avanti
6 capovolta dietro + verticale
10-15 ruote, rondate e combinazioni varie
Esercizi agli attrezzi

 

Riscaldamento
Stretching & mobilitàTecnica asta
10 esercizi imitativi
6 salti asta rigida 6 passi
6 infilate asta rigida 6 passi
4 salti 8 passi
15 salti 12 passiCorsa speciale
3x30m disco kg 10 al petto
3x30m disco kg 10 al petto + presentazione finale
Riscaldamento vario 10’
Strecthing & mobilità 15’Forza generale
4×5 strappo
4×6 panca
2x4x6 ½ squat 1 gamba
4×8 pullover
2x4x6 step-up
2x3x10 eccentrico bicipiti femoraliBalzi orizzontali
5 triplo alternato da fermo
2×3 triplo successivo da fermo
5 triplo alternato rincorsa 4 passi

Corsa
2x (80-100-120) 75-80% vel. max. – rec. 3’ nella serie /6’ tra le serie

Riscaldamento
Stretching & mobilità
250 esercizi vari core stabilityMobilità/agilità fra ostacoli (6-8 hs, altezza 0,76)
2×3 camminata con passaggio a ostacolo
2×3 passaggio ostacolo alternato
6 passaggio ostacolo continuoPoliconcorrenza
120 movimenti e lanci palla medica

Andature e balzi (sull’erba)
2x30m skip
2x30m gambe tese
2x50m skip + corsa
2x50m gambe tese + corsa
3x30m passo saltellato
3x30m passo e stacco
3x40m 3 passi e stacco
3x50m 5 passi e stacco
3x40m balzi alternati veloci
3x60m alternato balzi-corsa

Corsa tra ostacoli
6x60m 6 hs (0,76 – dist. 8m) 3 passi

[/su_table]

[su_divider top="no" divider_color="#8bc751"]

[su_table]

3° settimana
Giorno 1 Giorno 2 Giorno 3 Giorno 4  Giorno 5 Giorno 6
Riscaldamento
Stretching & mobilitàTecnica asta
10 esercizi imitativi
6 salti asta rigida 6 passi
6 infilate asta rigida 6 passi
4 salti 8 passi
15 salti 12 passiCorsa con asta
6 rincorse in pista 18 passi
Riscaldamento vario 10’
Stretching & mobilità 15’Forza generale
4×5 strappo
4×6 panca
2x4x6 ½ squat 1 gamba
4×8 pullover
2x4x6 step-up
2x3x10 eccentrico bicipiti femoraliBalzi verticali2x5x6hs (0,91-dist. 6 piedi)

Corsa
6x60m 90% vel. max. – rec. 4’

Riscaldamento
Stretching e mobilitàMobilità/agilità fra ostacoli (6-8 hs, altezza 0,76)
2×3 camminata con passaggio a ostacolo
2×3 passaggio ostacolo alternato
6 passaggio ostacolo continuoPotenziamento specifico
200 esercizi addominali/core stability
3×8 trazioni alla sbarra
3×10 piegamenti braccia corpo a 90°
3×10 entrate con rotella

Corpo libero
10 verticale
6 verticale + capovolta avanti
6 capovolta dietro + verticale
10-15 ruote, rondate e combinazioni varie
Esercizi agli attrezzi

 

Riscaldamento
Stretching & mobilitàTecnica asta
10 esercizi imitativi
6 salti asta rigida 6 passi
6 infilate asta rigida 6 passi
4 salti 8 passi
15 salti 12 passiCorsa speciale
3x30m disco kg 10 al petto
3x30m disco kg 10 al petto + presentazione finale
Riscaldamento vario 10’
Strecthing & mobilità 15’Forza generale
4×5 strappo
4×6 panca
2x4x6 ½ squat 1 gamba
4×8 pullover
2x4x6 step-up
2x3x10 eccentrico bicipiti femoraliBalzi orizzontali
5 triplo alternato da fermo
5 triplo alternato rincorsa 4 passi
2 x 3 triplo successivo con rincorsa

Corsa
2x (60-80-100) 85-90% vel. max. – rec. 3’ nella serie /6’ tra le serie

 

Riscaldamento
Stretching & mobilità
250 esercizi vari core stabilityMobilità/agilità fra ostacoli (6-8 hs, altezza 0,76)
2×3 camminata con passaggio a ostacolo
2×3 passaggio ostacolo alternato
6 passaggio ostacolo continuoPoliconcorrenza
120 movimenti e lanci palla medica

Andature e balzi (sull’erba)
2x30m skip
2x30m gambe tese
2x50m skip + corsa
2x50m gambe tese + corsa
3x30m passo saltellato
3x30m passo e stacco
3x40m 3 passi e stacco
3x50m 5 passi e stacco
3x40m balzi alternati veloci
3x60m alternato balzi-corsa

Corsa tra ostacoli
6x60m 6 hs (0,76 – dist. 8m) 3 passi

[/su_table]

[su_divider top="no" divider_color="#8bc751"]

[su_table]

4° settimana
Giorno 1 Giorno 2 Giorno 3 Giorno 4  Giorno 5 Giorno 6
Riscaldamento
Stretching & mobilitàTecnica asta
10 esercizi imitativi
6 salti asta rigida 6 passi
6 infilate asta rigida 6 passi
4 salti 8 passi
15 salti 12 passiCorsa con asta
6 rincorse in pista 18 passi
Riscaldamento vario 10’
Stretching & mobilità 15’Forza generale
4×5 strappo
4×6 panca
2x4x6 ½ squat 1 gamba
4×8 pullover
2x4x6 step-up
2x3x10 eccentrico bicipiti femoraliBalzi verticali2x5x6hs (0,91-dist. 6 piedi)

Corsa
6x60m 90% vel. max. – rec. 4’

Riscaldamento
Stretching e mobilitàMobilità/agilità fra ostacoli (6-8 hs, altezza 0,76)
2×3 camminata con passaggio a ostacolo
2×3 passaggio ostacolo alternato
6 passaggio ostacolo continuoPotenziamento specifico
200 esercizi addominali/core stability
3×8 trazioni alla sbarra
3×10 piegamenti braccia corpo a 90°
3×10 entrate con rotella

Corpo libero
10 verticale
6 verticale + capovolta avanti
6 capovolta dietro + verticale
10-15 ruote, rondate e combinazioni varie
Esercizi agli attrezzi

 

Riscaldamento
Stretching & mobilitàTecnica asta
10 esercizi imitativi
6 salti asta rigida 6 passi
6 infilate asta rigida 6 passi
4 salti 8-10 passi
15 salti 14 passiCorsa speciale
3x30m disco kg 10 al petto
3x30m disco kg 10 al petto + presentazione finale
Riscaldamento vario 10’
Strecthing & mobilità 15’Forza generale
4×5 strappo
4×6 panca
2x4x6 ½ squat 1 gamba
4×8 pullover
2x4x6 step-up
2x3x10 eccentrico bicipiti femoraliBalzi orizzontali
5 triplo alternato da fermo
5 triplo alternato rincorsa 4 passi
2×3 triplo successivo rincorsa 4 passi

Corsa
2x (60-80-100) 85-90% vel. max. – rec. 3’ nella serie /6’ tra le serie

Riscaldamento
Stretching & mobilità
250 esercizi vari core stabilityMobilità/agilità fra ostacoli (6-8 hs, altezza 0,76)
2×3 camminata con passaggio a ostacolo
2×3 passaggio ostacolo alternato
6 passaggio ostacolo continuoPoliconcorrenza
120 movimenti e lanci palla medica

Andature e balzi (sull’erba)
2x30m skip
2x30m gambe tese
2x50m skip + corsa
2x50m gambe tese + corsa
3x30m passo saltellato
3x30m passo e stacco
3x40m 3 passi e stacco
3x50m 5 passi e stacco
3x40m balzi alternati veloci
3x60m alternato balzi-corsa

Corsa tra ostacoli
6x60m 6 hs (0,76 – dist. 8m) 3 passi

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Andrea Giannini

Andrea Giannini

Advisor Salto con l'Asta Fidal
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Filed Under: News, Salti, Salto con l'asta Tagged With: allenamento, andrea giannini, fondamentale 2, pole vault, salto con l'asta, training

La preparazione di un saltatore con l’asta: Fondamentale 1

18 Aprile 2016 by Redazione

La preparazione di un saltatore con l’asta Fondamentale 1

In questa stagione, dopo tanto tempo, ho di nuovo avuto la possibilità di seguire un atleta adulto e di medio-elevata qualificazione nel salto con l’asta: Giacomo Bernardi, 23 anni, dal personale di 5,10 ma, a mio avviso, con ottimi margini di miglioramento. Atleta strutturalmente dotato, partiva però da alcuni palesi deficit che lo hanno portato negli anni a ripetuti infortuni, soprattutto nella catena posteriore. Dopo attento esame clinico, quindi, abbiamo deciso di imbastire una prima parte di programma che prevedesse un generale miglioramento della condizione fisico-metabolica attraverso lavori di corsa prolungata (anche aerobici) molti dei quali già attuati nelle due settimane di Periodo Introduttivo, ed una ricostruzione muscolare atta a rinforzare soprattutto quadricipiti (risultati deboli ad un test isocinetico) ed articolazione tibio-tarsica (soprattutto con esercizi sulla sabbia). Oltre ad un generale cambiamento tecnico, sia nella meccanica di corsa che nel salto vero e proprio attraverso salti con rincorsa breve e media.

 

Periodo Fondamentale 1 – 9 novembre-5 dicembre 2015

[su_table]

1° settimana
Giorno 1 Giorno 2 Giorno 3 Giorno 4  Giorno 5 Giorno 6
Riscaldamento
Stretching & mobilitàTecnica asta
10 esercizi imitativi
6 salti asta rigida 4 passi
6 salti asta rigida 6 passi
6 infilate asta rigida 6 passi
4 salti 8 passi
15 salti 10 passiCorsa
8x100m sotto i 13” – rec. 3’
Riscaldamento vario 10’
Strecthing & mobilità 15’Forza generale
4×6 strappo
4×8 panca
2x4x6 ½ squat 1 gamba
4×8 pullover
2x3x15 molleggi caviglie
2x3x10 eccentrico bicipiti femorali
2x3x8 contropiegateLavoro in sabbia
2x2x10m andature tallone-punta laterale
3x10m saltelli piedi uniti
3x10m saltelli piedi uniti braccia ai fianchi
3x10m saltelli piedi uniti braccia alte
2x2x10m saltelli 1 piede
4x10m alternato 2 saltelli piedi uniti + 1 balzo piedi uniti
6×10 balzi piedi uniti
2x3x10 balzi successivi sul postoBalzi orizzontali (sull’erba)
4x30m balzi alternati
2x2x20m balzi successiviCorsa
6x60m 5 ostacoli (0,76 – dista. 12 metri circa)
Riscaldamento
Stretching e mobilitàMobilità/agilità fra ostacoli (6-8 hs, altezza 0,76)
2×3 camminata con passaggio a ostacolo
2×3 passaggio ostacolo alternato
6 passaggio ostacolo continuo (un ostacolo ogni gamba)Policoncorrenza
120 lanci vari palla medica kg 5Potenziamento specifico
250 esercizi addominali/core stability
3×8 trazioni alla sbarra
3×10 piegamenti braccia corpo a 90°
3×10 entrate con rotellaCorpo libero
10 verticale
6 verticale + capovolta avanti
6 capovolta dietro + verticale
10-15 ruote, rondate e combinazioni varie
Esercizi agli attrezzi (se possibile)
Riscaldamento
Stretching & mobilitàTecnica asta
10 esercizi imitativi
6 salti asta rigida 4 passi
6 salti asta rigida 6 passi
6 infilate asta rigida 6 passi
4 salti 8 passi
15 salti 10 passiCorsa con asta
8 rincorse in pista 16 passi (prendere distanza per stare stretto)
Riscaldamento vario 10’
Strecthing & mobilità 15’Forza generale
4×6 strappo
4×8 panca
2x4x6 ½ squat 1 gamba
4×8 pullover
2x3x15 molleggi caviglie
2x3x10 eccentrico bicipiti femorali
2x3x8 contropiegateLavoro in sabbia
2x2x10m andature tallone-punta laterale
3x10m saltelli piedi uniti
3x10m saltelli piedi uniti braccia ai fianchi
3x10m saltelli piedi uniti braccia alte
2x2x10m saltelli 1 piede
4x10m alternato 2 saltelli piedi uniti + 1 balzo piedi uniti
6×10 balzi piedi uniti
2x3x10 balzi successivi sul postoBalzi verticali
6×10 balzi fra ostacoli (0,76 – dist. 5 piedi)Corsa
6x200m (attorno ai 28” – rec. 4’)
Riscaldamento
Stretching & mobilitàPotenziamento generale
250 esercizi vari core stability
120 movimenti e lanci palla medicaAndature e balzi (sull’erba)
2x30m skip
2x30m gambe tese
2x50m skip + corsa
2x50m gambe tese + corsa
3x30m passo saltellato
3x30m passo e stacco
3x40m 3 passi e stacco
3x50m 5 passi e stacco
3x40m balzi alternati veloci
3x60m alternato balzi-corsa
4x60m allunghi sull’erbaCorsa
20’ cross progressivo

[/su_table]

[su_divider top="no" divider_color="#8bc751"]

[su_table]

2° settimana
Giorno 1 Giorno 2 Giorno 3 Giorno 4 Giorno 5  Giorno 6
Riscaldamento
Stretching & mobilitàTecnica asta
10 esercizi imitativi
6 salti asta rigida 6 passi
6 infilate asta rigida 6 passi
15/20 salti 10 passiCorsa
8x100m sotto i 13” – rec. 3’
Riscaldamento vario 10’
Stretching & mobilità 15’Forza generale
4×6 strappo
4×8 panca
2x4x6 ½ squat 1 gamba
4×8 pullover
2x3x15 molleggi caviglie
2x3x10 eccentrico bicipiti femorali
2x3x8 contropiegateLavoro in sabbia
2x2x10m andature tallone-punta laterale
3x10m saltelli piedi uniti
3x10m saltelli piedi uniti braccia ai fianchi
3x10m saltelli piedi uniti braccia alte
2x2x10m saltelli 1 piede
4x10m alternato 2 saltelli piedi uniti + 1 balzo piedi uniti
6×10 balzi piedi uniti
2x3x10 balzi successivi sul postoBalzi orizzontali (sull’erba)
4x30m balzi alternati
2x2x20m balzi successiviCorsa
6x60m 5 ostacoli (0,76 – dista. 12 metri circa)
Riscaldamento
Stretching e mobilitàMobilità/agilità fra ostacoli (6-8 hs, altezza 0,76)
2×3 camminata con passaggio a ostacolo
2×3 passaggio ostacolo alternato
6 passaggio ostacolo continuo (un ostacolo ogni gamba)Policoncorrenza
120 lanci vari palla medica kg 5Potenziamento specifico
250 esercizi addominali/core stability
3×8 trazioni alla sbarra
3×10 piegamenti braccia corpo a 90°
3×10 entrate con rotellaCorpo libero
10 verticale
6 verticale + capovolta avanti
6 capovolta dietro + verticale
10-15 ruote, rondate e combinazioni varie
Esercizi agli attrezzi (se possibile)
Riscaldamento
Stretching & mobilitàTecnica asta
10 esercizi imitativi
6 salti asta rigida 6 passi
6 infilate asta rigida 6 passi
15/20 salti 10 passi (ev. scarpe chiodate)Corsa con asta
8 rincorse in pista 16 passi (prendere distanza per stare stretto)
Riscaldamento vario 10’
Stretching & mobilità 15’Forza generale
4×6 strappo
4×8 panca
2x4x6 ½ squat 1 gamba
4×8 pullover
2x3x15 molleggi caviglie
2x3x10 eccentrico bicipiti femorali
2x3x8 contropiegateLavoro in sabbia
2x2x10m andature tallone-punta laterale
3x10m saltelli piedi uniti
3x10m saltelli piedi uniti braccia ai fianchi
3x10m saltelli piedi uniti braccia alte
2x2x10m saltelli 1 piede
4x10m alternato 2 saltelli piedi uniti + 1 balzo piedi uniti
6×10 balzi piedi uniti
2x3x10 balzi successivi sul postoBalzi verticali
6×10 balzi fra ostacoli (0,84 – dist. 5 piedi)Corsa
6x200m (attorno ai 28” – rec. 4’)
Riscaldamento
Stretching & mobilità
250 esercizi vari core stability
120 movimenti e lanci palla medicaAndature e balzi (sull’erba)
2x30m skip
2x30m gambe tese
2x50m skip + corsa
2x50m gambe tese + corsa
3x30m passo saltellato
3x30m passo e stacco
3x40m 3 passi e stacco
3x50m 5 passi e stacco
3x40m balzi alternati veloci
3x60m alternato balzi-corsa
4x60m allunghi sull’erbaCorsa
20’ cross progressivo

[/su_table]

[su_divider top="no" divider_color="#8bc751"]

[su_table]

3° settimana
Giorno 1 Giorno 2 Giorno 3 Giorno 4 Giorno 5  Giorno 6
Riscaldamento
Stretching & mobilitàTecnica asta
10 esercizi imitativi
6 salti asta rigida 6 passi
6 infilate asta rigida 6 passi
15/20 salti 10/12 passi (ev. scarpe chiodate)Corsa
6x100m 12”/12”5 – rec. 4’
Riscaldamento vario 10’
Strecthing & mobilità 15’Forza generale
4×6 strappo
4×6 panca
2x4x6 ½ squat 1 gamba
4×8 pullover
2x3x15 molleggi caviglie
2x3x10 eccentrico bicipiti femoraliBalzi orizzontali (in pedana)
10 lungo da fermo
6 triplo alternato da fermo
6 quintuplo alternato da fermoCorsa
6x60m 5 ostacoli (0,76 – dist. 12,5 metri circa)
Riscaldamento
Stretching e mobilitàMobilità/agilità fra ostacoli (6-8 hs, altezza 0,76)
2×3 camminata con passaggio a ostacolo
2×3 passaggio ostacolo alternato
6 passaggio ostacolo continuo (un ostacolo ogni gamba)Policoncorrenza
120 lanci vari palla medica kg 5Potenziamento specifico
250 esercizi addominali/core stability
3×8 trazioni alla sbarra
3×10 piegamenti braccia corpo a 90°
3×10 entrate con rotellaCorpo libero
10 verticale
6 verticale + capovolta avanti
6 capovolta dietro + verticale
10-15 ruote, rondate e combinazioni varie
Esercizi agli attrezzi (se possibile)
Riscaldamento
Stretching & mobilitàTecnica asta
10 esercizi imitativi
6 salti asta rigida 6 passi
6 infilate asta rigida 6 passi
15/20 salti 10/12 passi (ev. scarpe chiodate)Corsa con asta
8 rincorse in pista 18 passi (prendere distanza per stare stretto)
Riscaldamento vario 10’
Stretching & mobilità 15’Forza generale
4×6 strappo
4×6 panca
2x4x6 ½ squat 1 gamba
4×8 pullover
2x3x15 molleggi caviglie
2x3x10 eccentrico bicipiti femorali
2x3x8 contropiegateBalzi verticali
8×8 balzi fra ostacoli (0,84 – dist. 5 piedi)Corsa
3x (100-150-200m) rec. 4’ nella serie – 6’ tra le serie
Riscaldamento
Stretching & mobilità
250 esercizi vari core stabilityPoliconcorrenza
120 movimenti e lanci palla medicaAndature e balzi (sull’erba)
2x30m skip
2x30m gambe tese
2x50m skip + corsa
2x50m gambe tese + corsa
3x30m passo saltellato
3x30m passo e stacco
3x40m 3 passi e stacco
3x50m 5 passi e stacco
3x40m balzi alternati veloci
3x60m alternato balzi-Corsa
6x60m allunghi sull’erba

[/su_table]

[su_divider top="no" divider_color="#8bc751"]

[su_table]

3° settimana
Giorno 1 Giorno 2 Giorno 3 Giorno 4 Giorno 5  Giorno 6
Riscaldamento
Stretching & mobilitàTecnica asta
10 esercizi imitativi
6 salti asta rigida 6 passi
6 infilate asta rigida 6 passi
15/20 salti 10/12 passi (ev. scarpe chiodate)Corsa
6x100m 12”/12”5 – rec. 4’
Riscaldamento vario 10’
Stretching & mobilità 15’Forza generale
4×6 strappo
4×6 panca
2x4x6 ½ squat 1 gamba
4×8 pullover
2x3x15 molleggi caviglie
2x3x10 eccentrico bicipiti femoraliBalzi orizzontali (in pedana)
10 lungo da fermo
6 triplo alternato da fermo
6 quintuplo alternato da fermoCorsa
6x60m 5 ostacoli (0,76 – dist. 12,5 metri circa)
Riscaldamento
Stretching e mobilitàMobilità/agilità fra ostacoli (6-8 hs, altezza 0,76)
2×3 camminata con passaggio a ostacolo
2×3 passaggio ostacolo alternato
6 passaggio ostacolo continuo (un ostacolo ogni gamba)Policoncorrenza
120 lanci vari palla medica kg 5Potenziamento specifico
250 esercizi addominali/core stability
3×8 trazioni alla sbarra
3×10 piegamenti braccia corpo a 90°
3×10 entrate con rotella
– Corpo libero
10 verticale
6 verticale + capovolta avanti
6 capovolta dietro + verticale
10-15 ruote, rondate e combinazioni varie
Esercizi agli attrezzi (se possibile)
Riscaldamento
Stretching & mobilitàTecnica asta
10 esercizi imitativi
6 salti asta rigida 6 passi
6 infilate asta rigida 6 passi
15/20 salti 10/12 passi (ev. scarpe chiodate)Corsa con asta
8 rincorse in pista 18 passi (prendere distanza per stare stretto)
Riscaldamento vario 10’
Stretching & mobilità 15’Forza generale
4×6 strappo
4×6 panca
2x4x6 ½ squat 1 gamba
4×8 pullover
2x3x15 molleggi caviglie
2x3x10 eccentrico bicipiti femorali
2x3x8 contropiegateBalzi verticali
8×8 balzi fra ostacoli (0,84 – dist. 5 piedi)Corsa
3x (100-150-200m) rec. 4’ nella serie – 6’ tra le serie
Riscaldamento
Stretching & mobilità
250 esercizi vari core stabilityPoliconcorrenza
120 movimenti e lanci palla medicaAndature e balzi (sull’erba)
2x30m skip
2x30m gambe tese
2x50m skip + corsa
2x50m gambe tese + corsa
3x30m passo saltellato
3x30m passo e stacco
3x40m 3 passi e stacco
3x50m 5 passi e stacco
3x40m balzi alternati veloci
3x60m alternato balzi-Corsa
6x60m allunghi sull’erba

 

Andrea Giannini

Andrea Giannini

Advisor Salto con l'Asta Fidal
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Clinic "I balzi e il salto triplo" con Fabrizio Schembri – Il Video

11 Dicembre 2015 by Redazione

Clinic-I-balzi-e-il-salto-triplo

Venerdì 4 dicembre, presso la pista di Vigevano, si è tenuto il Clinic "I balzi e il salto triplo", organizzato dall'Atletica Vigevano Young e fortemente voluto dal coach dei salti Enrico Porta. A "dirigere" l'allenamento è stato il saltatore azzurro Fabrizio Schembri, che da quanto dicono i partecipanti è stato davvero bravo a vestire i panni del coach.

Ecco il video della serata, realizzato dall'amico Andrea Giannini che ci ha gentilmente concesso di pubblicarlo.

[su_youtube_advanced url="https://www.youtube.com/watch?v=9TQuUCf7o-4"]

 

Per far comprendere meglio il significato di alcune esercitazioni che vedete nel video, abbiamo chiesto a Enrico Porta di darci qualche spiegazione a riguardo. Ecco le sue parole:

 

Dalla lezione di Fabrizio Schembri a Vigevano del 4/11 arrivano alcuni messaggi.

Ricalcano quelli emersi in occasioni precedenti e proposti da Raimondo Orsini e Paolo Camossi e tutti relativi all’importanza dell’utilizzo dei piedi nell’economia dei salti, e non solo in quelli.

Nella prima parte si è posto l’accento sulla sensibilizzazione del piede con una particolare ricerca dell’appoggio, il tutto stimolato da superfici instabili quali possono essere degli pneumatici.

Allo stesso tempo sono stati sollecitati la ricerca di equilibrio di tutto il sistema corporeo e i tempi di appoggio durante le spinte per effettuare il balzo da un copertone all’altro.

È un ottimo esercizio da inserire periodicamente nella fase di riscaldamento anche per diversificare.

Altro punto fondamentale ribadito da Fabrizio, e anche da Paolo, è la necessità che il piede raggiunga velocemente il punto d’impatto, a pianta piena e in modo il più attivo possibile.

Ciò per evitare una perdita di velocità con un’azione troppo aperta e magari un contatto frenante.

Questo si evidenzia nella parte del video che riguarda le andature classiche ma anche la parte dei balzi sui rialzi.

Un’azione veloce di ricerca del terreno, sotto il ginocchio, restituirà una adeguata spinta propulsiva verso avanti e la presa di contatto a pianta piena preserverà da impatti traumatici.

Poi è chiaro, se si hanno le doti di Fabrizio, il più caraibico dei nostri saltatori, è meglio

 

Ringraziamo Fabrizio, Chicco ed Andrea per la grande disponibilità!

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Filed Under: Formazione, News, News, Salti Tagged With: andrea giannini, atletica vigevano young, balzi, clinic, Enrico Porta, fabrizio schembri, i balzi e il salto triplo, salto triplo, triple jump, triplo, video

Intervista ad Andrea Giannini

28 Luglio 2015 by Redazione

Oggi intervistiamo Andrea Giannini, nato a Grosseto il 18 dicembre 1976, ex atleta italiano specialista nel salto con l’asta (5,65 metri di PB), ora allenatore specialista Fidal, preparatore atletico e giornalista sportivo (commenta l’atletica leggera su Sky Sport e Fox Sports).

Ciao Andrea, parlaci un po’ di te, delle tue esperienze e della tua filosofia di allenamento (come e quando hai incontrato l’atletica leggera, le tue esperienze da atleta, perché sei diventato allenatore, il tuo percorso formativo, etc..)
L’atletica leggera è stata sempre parte di me, ed io parte di lei. Ho iniziato a frequentare i campi praticamente da neonato visto che il mio babbo (lo dico in toscano…) Daniele è stato allenatore e poi dirigente della “Massimo Pellegrini” Grosseto, società che negli anni ha sfornato tanti ottimi atleti. Devo dire che la mia famiglia, com’è giusto, non mi ha mai forzato in questa scelta, tant’è vero che fino a 12 anni ho praticato anche molti altri sport (soprattutto basket, baseball e nuoto), ma poi dal 1988 c’è stata la ‘folgorazione’ con il salto con l’asta che mi ha portato ad una scelta definitiva. Ovviamente, non mi sono specializzato subito in quello (ho continuato fino a 17 anni a fare anche 110hs e prove multiple) e questo devo dire grazie al mio allenatore Francesco Ambrogi nel sapermi gestire al meglio.

Negli anni, sono arrivato a conquistare il primato italiano Allievi con 5.00 e quello juniores con 5,50, che è ancora in mio possesso. A lievello assoluto forse avrei potuto dare qualcosa di più, ma gli infortuni mi hanno un po’ tagliato la strada. Non ho rimpianti comunque, ho dato il massimo per migliorare, ed evidentemente i miei limiti strutturali erano quelli. Nel frattempo, ho continuato a studiare e nel 2002 mi sono laureato all’ISEF di Firenze con una tesi proprio sulla mia programmazione del salto con l’asta; nel 2003 ho scelto di congedarmi dal gruppo sportivo delle Fiamme Gialle (dove ero entrato nel 1995), perché non avevo più nulla da dare a loro, e loro a me, ed ho iniziato la mia attività di preparatore atletico e giornalista sportivo. Nel frattempo ho continuato ad allenarmi, saltando ancora 5,30, misura che ad oggi mi permetterebbe di essere sempre tra i primi in Italia…

Ho deciso di fermarmi nel 2007, perché il mio corpo ha detto basta: schiena, spalle e tendini d’Achille non ne potevano più! Per quasi due anni sono rimasto lontano dalle piste di atletica, poi nel 2009, quando mi sono trasferito a Vigevano (per lavoro e soprattutto per amore) ho avuto la possibilità di iniziare ad allenare il salto con l’asta. Attualmente seguo un gruppo di 15 giovani, alcuni di loro molto promettenti, e da un paio d’anni collaboro con grande piacere con il settore tecnico della Liguria: regione piccola, ma con tanti tecnici bravi, preparati e motivati.

Sei stato atleta professionista nel salto con l’asta, un record personale di 5,65 metri, numerosi titoli nazionali vinti e vari record sia giovanili che assoluti. Questo tuo curriculum da atleta d’élite è un vantaggio o uno svantaggio ora che sei diventato allenatore?
Sicuramente uno svantaggio. Lo dico con grande rammarico.

Secondo te quali sono le difficoltà principali che un allenatore deve gestire nella preparazione e nella costruzione tecnica, anche a lungo termine, di un saltatore con l’asta?
La parola giusta è “costruzione tecnica”. A livello giovanile, il focus principale è “insegnare” il salto con l’asta attraverso una giusta tecnica ed allenamenti precisi e meticolosi ma non certo asfissianti. Per questo, ci vuole approfondita conoscenza della tecnica del salto con l’asta, incasellandola poi in un bouquet di allenamento generale, multilaterale e giocoso. Purtroppo spesso non è così. Si ha fretta, troppa fretta: si cerca la performance sin dalle categorie giovanili, specializzando troppo presto i ragazzi e tralasciando colpevolmente l’aspetto tecnico a scapito di quello puramente prestativo. Morale: spesso abbiamo ottimi saltatori a livello giovanile che poi si perdono una volta entrati nelle categorie assolute.

Da atleta hai fatto degli errori, che sono diventati chiari soltanto una volta diventato coach?
Da atleta, tecnicamente non sono mai stato fenomenale. Soprattutto da grande, avrei potuto mettere a punto alcuni particolari che solo adesso ho ben chiari. Da tecnico, ora ho in mente il salto perfetto: peccato perché ormai sono troppo vecchio per metterlo in pratica! Spero di farlo con i miei atleti…

Salto con l’asta: scuola Russa, Francese e Tedesca. Quale modello tecnico è migliore a tuo avviso?
Non parlerei di modello tecnico (né tantomeno di scuola), ma di modello di preparazione e prestazione. Ogni nazione (a questi aggiungerei anche la Polonia e gli USA, con questi ultimi che però hanno uno schema molto meno omogeneo) ha linee di indirizzo piuttosto definite per quanto riguarda programmazione e costruzione della performance, dà linee generali per quanto riguarda la tecnica ma lascia spazio alle particolarità. In genere, però, ci sono obiettivi e linee di indirizzo ben definite, decise dai tecnici federali. Una cosa che, attualmente, manca in Italia.

In base alla tua esperienza da allenatore, quali sono i punti fondamentali in un buon programma di allenamento nel salto con l’asta?
Tecnica, tecnica e ancora tecnica. E buone capacità di corsa.

A tuo avviso, quali sono le difficoltà principali che un allenatore di atletica leggera deve affrontare nel nostro paese?
Purtroppo la nostra atletica qualche anno fa ha subìto una svolta epocale, e quasi non ce ne siamo accorti. Prima il tecnico era soprattutto l’insegnante di educazione fisica che passava il pomeriggio al campo. Adesso i tempi sono cambiati: i tecnici fanno grandi sacrifici per seguire i ragazzi, spesso senza nemmeno un rimborso spese. Questo è frustrante e ingiusto, perché la professionalità dev’essere retribuita, come avviene in tutti gli sport più importanti. E nonostante questo, in Italia ci sono ancora tantissimi tecnici davvero bravi e preparati: basta vedere i risultati dei recenti campionati giovanili di Cali, Eskilstuna e Tallinn dove gli azzurri hanno fatto bene in molte specialità diverse.

Allenamento giovanile. A nostro avviso è la base per la costruzione di futuri campioni, per far questo pensiamo sia importante ritrovare la sua componente ludica ed educativa, non solo la voglia di risultati. Che ne pensi?
Purtroppo, la moltiplicazione di gare giovanili di livello internzionale e la corsa ad accaparrarsi un posto in un gruppo sportivo militare ha aumentato molto la competitività e la fretta di arrivare: un prezzo che si rischia di pagare successivamente.

Spesso i giovani sono nelle mani dei tecnici meno esperti, appena usciti dal corso istruttori. Pensi possa essere utile costruire un percorso che crei degli esperti/professionisti nell’allenamento dei giovani?
I tecnici esperti e professionisti sono sempre molto utili, sia per far crescere l’atleta sia per accompagnare nel processo di maturazione anche i tecnici meno esperti. In tal senso, credo che l’abolizione dei responsabili di settore sia stata una scelta un po’ azzardata. C’è bisogno di “tutor” esperti e qualificati, che stiano giornalmente a contatto con le realtà delle loro specialità, e che magari siano scelti per titoli, pubblicazioni e reali capacità come avviene negli altri stati europei.

Quali sono le figure che hanno ispirato il tuo modo di allenare?
Il mio ex tecnico Francesco Ambrogi, Vitaly Petrov, Carlo Vittori e, fuori dall’atletica, Julio Velasco. La fortuna di fare il preparatore atletico in molti altri sport, inoltre, mi permette di confrontarmi con realtà tecniche e programmatiche nuove e prendere loro il meglio.

Andrea Giannini

Si parla molto del modo di allenare all’estero, consa ne pensi? Pensi che in Italia gli allenatori siano così inferiori rispetto a quelli delle altre nazioni?
Non credo in Italia gli allenatori siano inferiori a quelli stranieri, anzi! Purtroppo, spesso, non sono messi in condizioni di allenare al meglio. Io però, da questo punto di vista, voglio essere ottimista. Magnani e Baldini stanno facendo un ottimo lavoro, lavorando in profondità come da tanto tempo non si faceva. Come ho già detto, ci sarebbe però bisogno di ricostruire attorno a loro il settore tecnico, delegando a figure altrettanto autorevoli e preparate.

Cosa ti piace dell’atletica leggera, rispetto ad altri sport?
Sport individuale: tu contro l’uomo, il cronometro, il metro. Ci metti la faccia, sempre.

Il consiglio che daresti ad un giovane che vorrebbe iniziare a fare il tecnico di atletica?
Di venire al campo, divertirsi ma allo stesso tempo essere preciso, meticoloso e responsabile. Le famiglie ci affidano dei giovani non solo per insegnare loro a correre veloce o saltare di più, ma soprattutto per farli crescere attraverso la conoscenza del proprio corpo, il rapporto con gli altri, il successo delle vittorie e la responsaiblità delle sconfitte.

Oltre all’atletica “convenzionale”, sei allenatore anche di atleti paralimpici, in particolare di Giusy Versace. Cosa ne pensi dell’attività paralimpica?
Con Giusy Versace è un’esperienza bellissima, che va avanti dal 2010 e che si concluderà, spero, con le Paralimpiadi di Rio nel 2016. Un’esperienza tecnica e umana che scorderò difficilmente. Per quanto riguarda l’atletica paralimpica in Italia, è una realtà molto in crescita anche se a mio modo di vedere spesso si bada troppo al risultato, e troppo poco alla sua valenza sociale. L’obiettivo primario, a mio avviso, dev’essere quello di dare la possiblità a molte persone di riscattarsi ed esperimersi attraverso lo sport, non di vincere solo medaglie.

Atletica, ma anche calcio: sei stato anche preparatore di alcune squadre dilettantistiche ed inoltre come giornalista tratti spesso di calcio. Cosa ne pensi della professionalità dei preparatori di calcio rispetto ai tecnici di atletica (a parte la differenza di stipendio…)
Come giornalista non tratto più di calcio da diversi anni: ormai mi dedico quasi esclusivamente all’atletica, e come Video Operatons Manager alla formazione di giovani giornalisti in campo internzionale (in questo caso, sì, anche nei grandi tornei di calcio). La mia esperienza di preparatore atletico nel calcio è stata molto formativa, mi ha insegnato a costruire la performance seguendo strade diverse da quelle che conoscevo. Ad alti livelli, i preparatori di calcio hanno una grandissima conoscenza. La differenza, rispetto ai tecnici di atletica che possono decidere in piena autonomia, è che facendo parte di uno staff i preparatori devono in qualche modo adattarsi alle esigenze del tecnico e dei giocatori, che sono molti e difficili da gestire tutti assieme. In qualche modo, insomma, il lavoro di gestione è più importante di quello di programmazione.

Ringraziamo Andrea per la disponibilità. Se volete conoscerlo meglio visitate il suo sito web andreagiannini.com

Filed Under: Interviste Tagged With: allenatore andrea giannini, andrea giannini, andrea giannini interview, asta, atletica, atletica leggera, coach andrea giannini, il Coach, il coach atletica leggera, il coach better yourself, il_Coach, ilcoach better yourself, ilcoach_, ilcoach.net, interrvista allenatore, intervista andrea giannini, intervista coach, intervista trainer, pole vault, pole vault training, salti, salti in elevazione, salto con l'asta, Track and field, trackandfield, trainer andrea giannini, training

Evoluzione di un saltatore con l’asta: dal reclutamento all’elevata qualificazione

8 Luglio 2015 by Redazione

Riproponiamo, per gentile concessione dell’autore, Andrea Giannini (ex atleta professionista di salto con l’asta ed ora allenatore), la tesi del corso di Allenatore Specialista FIDAL 2013-2015, come dice lui “un estratto frutto del mix di esperienze di atleta prima, e di allenatore poi”, presente anche sul suo sito web andreagiannini.com dove è possibile scaricarne il PDF.

L’articolo, vista la sua lunghezza, è diviso in 3 pagine diverse. Cliccare i numeri in fondo o in cima all’articolo per passare alla pagina successiva.

[su_heading size=”18″]Premessa[/su_heading]
Allenare
una specialità tecnicamente complessa come il salto con l’asta è già di per sé un compito non certo semplice; accompagnare un atleta nella sua crescita e nella sua evoluzione tecnica, strutturale e psicologica è soprattutto una scommessa, ma allo stesso modo un’esperienza esaltante, unica e formativa per l’atleta e l’allenatore stesso. Un’esperienza che non capita spesso nella vita di un tecnico, vista la fisiologica dispersione di atleti che abbandonano già dalle categorie giovanili, oppure per la scelta di molti allenatori di prendere e gestire atleti già evoluti o lavorare solo sui più giovani, saltando quindi molti di questi passaggi.

La mia esperienza personale

Il mio ventennale trascorso da atleta è senza dubbio un bagaglio ricco quanto ingombrante. Un record personale di 5,65 metri, tante maglie azzurre tra cui quella ai Campionati Mondiali, in Coppa Europa, alle Universiadi ed ai Giochi del Mediterraneo vinti nel 2001, un record italiano Junior a 5,50 tuttora in mio possesso, sono ricordi che rendono orgoglioso ed al tempo stesso danno autorevolezza e responsabilità al mio ruolo di allenatore. Tuttavia sarebbe sbagliato basarsi solo sul mio trascorso, un po perché l’immagine di “vecchia gloria” rischia di essere un po’ trita e patetica agli occhi dei giovani, ma soprattutto perché nell’atletica, come nello sport, ognuno ha il diritto di avere il proprio percorso evolutivo tecnico, fisico e della personalità. In questo senso i trascorsi all’ISEF di Firenze, i corsi FIDAL ma anche la tante esperienze negli altri sport come preparatore atletico si sono rivelate decisive per uno sviluppo tout-court dell’attvità di coach. Allo stesso modo, tecnica e metodologia si evolvono in continuazione, rendendo necessarie una continua formazione ed un proficuo scambio di idee con amici e colleghi di tutto il mondo.

Obiettivo: saltare bene

Il salto con l’asta, in fisica, può essere definito come la trasformazione di energia cinetica (rincorsa) in energia potenziale (caricamento dell’asta). Questo schema estremamente sintetico racchiude però in sé un’estrema accuratezza nella tecnica di esecuzione, dalla preparazione della rincorsa fino all’atterraggio sui materassi. Una tecnica che necessita di una grande conoscenza di base da parte dell’allenatore, e che dev’essere costruita con pazienza e con dovizia negli anni assieme all’atleta all’interno di una programmazione accurata ed equilibrata. Senza aver fretta di arrivare al risultato in poco tempo, e senza abusare dello sviluppo smodato di capacità condizionali in tenera età, accompagnando il naturale sviluppo fisico e psicologico dell’atleta. L’obiettivo dev’essere altresì quello di fornire al proprio atleta i migliori strumenti per dare il massimo di se stesso, ed allo stesso tempo vivere in un ambiente costruttivo e confortevole.

[su_divider top=”no” divider_color=”#5dbd54″][su_divider top=”no”][/su_divider]

Il reclutamento

Negli ultimi anni il reclutamento in atletica si è fatto più difficoltoso, a causa della concorrenza sempre più ampia degli altri sport e soprattutto del deterioramento del legame diretto con il mondo della scuola. Occorre dunque un modello nuovo di reclutamento, basato soprattutto su un’offerta globale di tutte le specialità dell’atletica, inizialmente attraverso un modello ludico ma sempre con un livello tecnico alto e ben definito. In parole povere: provare di tutto ma con grande accuratezza. Allo stesso modo, dev’essere compito dei tecnici, unito alle loro capacità di scouting e ad un’ottima dose di buon senso, capire verso quale specilità (o gruppi di specialità) indirizzare i giovani. In tal senso, è fondamentale la perfetta organizzazione delle società di atletica, unita ovviamente alla preparazione dei loro tecnici.

I requisiti per un saltatore con l’asta “futuribile” possono essere a grandi linee questi:

  • Ottime capacità di corsa (ritmo, velocità)
  • Buone capacità di stacco (coordinazione, reattività)
  • Propensione all’acrobaticità
  • Buona forza generale di base, soprattutto per quanto riguarda gli arti superiori
  • Flessibilità e mobilità articolare, soprattutto del cingolo scapolo-omerale
  • Disponibilità mentale nella risoluzione di problemi tecnici complessi
  • Disponiblità mentale ad intraprendere un percorso di medio-lungo periodo

La letteratura ci dice che la migliore età per iniziare il salto con l’asta è attorno agli 11-12 anni, ovviamente integrandolo ad altre specialità dell’atletica leggera. A questa età il giovane atleta ha raggiunto di solito un ottimo livello di capacità coordinative e motorie, ha un’ottima propensione per l’acrobaticità e per le attività più “spericolate” e infine, cosa ancor più vantaggiosa, la forza è assai poco o per nulla sviluppata, non essendo ancora stato raggiunto, nella maggior parte dei casi, lo sviluppo puberale. Ci sono però numerose eccezioni. A livello femminile, infatti, capita sempre più spesso di trovare ex-ginnaste che arrivano al salto con l’asta in età tarda, spesso perché “in uscita” dalla loro disciplina sportiva che è invece molto precocizzante. Queste atlete hanno in genere poche capacità di corsa (non avendola mai allenata) ma grande velocità di apprendimento in un gesto la cui costruzione ha molti punti in comune con la preparazione della ginnastica. E’ chiaro che, in quel caso come in molti altri, bisognerà adattare la preparazione a seconda dele esigenze costrunedo, oltre ad un buon salto globale, una capacità ritmica e di efficienza della rincorsa.

[su_divider top=”no” divider_color=”#5dbd54″][su_divider top=”no”][/su_divider]

Strumenti necessari per l’allenamento del salto con l’asta

  1. Strutture: pedana di salto con l’asta (meglio se al coperto), attrezzi per la ginnastica, pista, pedane e palestra per la muscolazione
  2. Disponibilità di tempo dell’allenatore, anche nel lungo periodo
  3. Capacità tecnica dell’allenatore (“insegnare” il gesto e “costruire” la condizione fisica)
  4. Ambiente favorevole, da condividere con altri compagni/gruppi soprattutto nelle categorie giovanili
  5. Motivazioni dell’atleta nel raggiungimento dei vari obiettivi

Pianificazione di un allenamento pluriennale: i punti chiave

In un lungo percorso da condividere con un atleta ci devono essere:

  1. Preparazione tecnica accurata sin dalle categorie giovanili
  2. Preparazione fisica globale nelle categorie giovanili
  3. Preparazione fisica specifica nelle categorie assolute
  4. Specializzazione tardiva (parziale nella categoria Allievi, totale dalla categoria Junior)
  5. Obiettivi tecnici e ludici nelle categorie giovanili, obiettivi prestativi nelle categorie agonistiche
  6. Psicologia e coaching

I mezzi di allenamento nell’asta nella seconda pagina dell’articolo

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