Come è cambiata la composizione corporea di Elena Carraro in una stagione agonistica ricca di allenamenti e soddisfazioni agonistiche?
Come scrissi nell’articolo B.I.A., strumento di indagine dello stato psicofisico dell’atleta di marzo 2017, avevamo analizzato la composizione corporea di Elena (Brixia Atletica).
Lo abbiamo rifatto dopo il podio ai campionati Italiani di Rieti 2018, in cui Elena ha stabilito con 13”68 sui 100hs il proprio primato personale ed ha ottenuto la qualificazione per i campionati Europei U18 di Gyor. Nella finale dell’edizione 2017 dei campionati Italiani Elena si era fermata a 14”67, prestazione in linea con il suo livello nella stagione passata. Abbiamo quindi rimisurato la sua composizione corporea, per capire se ad un miglioramento così importante, al netto di una logica ed imprescindibile evoluzione tecnica, fanno riscontro i dati che si possono ricavare dalla bioimpedenziometria.
Accenniamo brevemente al fatto che, per il primo anno nella stagione in corso, Elena ha affiancato all’allenamento in pista quello in sala pesi e che questo non ha comportato nessun aumento della massa complessiva dell’atleta che, al contrario, si è ridotta.
Di seguito ne riporto i risultati, che ci sembrano molto interessanti.
La prima immagine che la Bia Acc mostra è questo simpatico schema che per l’utente medio sintetizza che direzione ha preso la sua composizione corporea nel corso del tempo.
Se il “pallino” va verso destra,vuol dire che il soggetto ha migliorato la sua massa muscolare in rapporto al peso, se il “pallino” va verso il basso vuol dire che il soggetto ha perso tessuto adiposo.
Come potete notare dalla freccia nera (punto di partenza) alla freccia rossa (punto di arrivo), Elena ha cambiato la sua composizione corporea, diventando più “muscolosa” e perdendo tessuto adiposo.
La Bia Acc fa anche un piccolo riepilogo. Analizziamo cosa è successo guardando i dati di marzo 2017 in rapporto ai dati di giugno 2018.
In secondo luogo vediamo un dato interessante (freccia rossa): Elena ha aumentato il suo tessuto magro di 700g, questo significa che pesando 1,8kg di meno ha aumentato il suo rapporto Peso/potenza. In rapporto al suo peso corporeo la % di massa muscolare è passata dal 27% al 29%.
In terza battuta un dato sensibile è la perdita di grasso corporeo (freccia gialla), ne consegue che, dato che la perdita di massa grassa in totale risulta pari a 2,4 kg, il peso perso (1,8 kg) è rappresentato esclusivamente da tessuto adiposo.
Infine troviamo l’acqua corporea totale (freccia Blu) che è aumentata di un litro (probabilmente dovuta alla maggior idratazione e massa muscolare/sarcoplasma) e una diminuzione sensibile degli indici di stressor (freccia verde) con un’ottima salute cellulare e un ottimo stato di forma dovuta ad una preparazione certosina e a uno scarico/carico allenante calibrato.
Conclusione
Per sintetizzare:
- una miglior composizione corporea con aumento della % di massa magra (e di conseguenza diminuzione di quella grassa) migliora il rapporto peso/potenza dell’atleta, fondamentale negli sport di sprint e potenza (ostacoli, salti, sprint);
- l’idratazione corporea dell’atleta è un altro indice importante del miglioramento della composizione corporea dell’atleta;
- gli indici di stressor sono indicatori del carico interno dell’atleta, dovrebbero essere maggiori nel periodo di preparazione generale dove intensità e volumi sono alti e dovrebbero migliorare nel periodo competitivo quando i volumi di allenamento diminuiscono per favorire la performance;
- il miglioramento delle proprie abitudini alimentari, abbinato ad una corretta programmazione dell’allenamento, possono portare ad un miglioramento sensibile di tutti questi fattori, importanti per un miglioramento della performance atletica.
Fonti: Immagine di copertina. A sinistra immagine tratta dal sito di Brixia Atletica 2014, a destra da Mario Grassi/Fidal Lombardia