Figura 1: Il monitoraggio della fatica neuromuscolare attraverso il test di salto verticale effettuato durante il riscaldamento. By Eracle Academy
La valutazione dell’atleta è un topic di primaria importanza nel processo di sviluppo della prestazione.
Nell’atletica leggera il valore dei test assume un ruolo ancora più determinante considerate le relazioni tra gli outcome del test e il risultato di gara. Le conoscenze di applied sport science e il supporto delle tecnologie permettono oggi di monitorare i molteplici aspetti della performance tracciando andamenti sempre più significativi in termini di informazioni relative allo sviluppo delle capacità condizionali (effetti dell’allenamento e rischio di infortunio), alla fatica neuromuscolare e allo stato di forma dell’atleta.
Lo scopo del seguente articolo è quello di fornire una guida pratica a tecnici, preparatori fisici e esperti del movimento per poter svolgere sessioni di valutazione della prestazione presentando un approccio da campo fondato sulle ultime evidenze scientifiche e applicazioni proposte al Centro di Sviluppo della Prestazione nell’Atletica Leggera – Eracle Academy.
Performance Test. Gli obiettivi dello screening: perché valutare?
Il primo passo da effettuare è quello di comprendere la finalità e la conseguente applicazione della valutazione che miriamo a svolgere con il nostro gruppo di atleti. Qualsiasi sia la motivazione, ogni test di valutazione ha l’obiettivo comune di fornire un feedback al tecnico in modo da ottimizzare il processo di allenamento. Di seguito vengono riportate le ragioni per cui un atleta viene monitorato (1):
- Identificazione del Talento: la creazione di profili individuali permettono allo staff tecnico di valutare punti di forza e debolezza del giovane atleta. Le numerose pubblicazioni scientifiche forniscono dati normativi per genere, livello e disciplina sportiva. Valutare le attuali caratteristiche del proprio atleta rappresenta un primo tassello per delineare obiettivi a breve, medio e lungo termine. Con i giovani è bene comprendere che gli effetti della maturazione biologica e del picco di crescita staturale (PHV) influenzano notevolmente lo sviluppo delle capacità condizionali (2);
- Valutazione della Prestazione: dopo aver effettuato un’analisi delle caratteristiche della specialità (needs analysis), segue l’identificazione dei fattori determinanti la prestazione (key performance indicators) e la relativa batteria di protocolli di valutazione (test battery). A tal proposito distinguiamo test delle capacità fisiche e test della capacità prestativa;
- Valutazione del Rischio di Infortunio: protocolli specifici per il monitoraggio delle condizioni di infortuni rientrano nel topic della valutazione. Test di equilibrio, delle asimmetrie tra arti permettono di segnalare campanelli di allarme all’allenatore per l’implementazione di programmi di allenamenti che mirano a diminuire i disequilibri e il conseguente rischio di infortunio;
- Monitoraggio della Fatica Neuromuscolare: parte del sistema di monitoraggio di sport di squadra, accademie e high performance center, il monitoraggio dello stato neuromuscolare costituisce l’ultimo aspetto della valutazione dell’atleta. Grazie a solide evidenze scientifiche, sport scientist monitorano giornalmente e/o settimanalmente i livelli di fatica neuromuscolare attraverso test di salto verticale.
Minimizzare il rischio di errore di misurazione e valutare l’effettivo cambiamento della prestazione
Testare un atleta sembra essere un compito apparentemente semplice ma spesso capita che chi riveste il ruolo di valutatore tenda a non considerare tutti gli aspetti che possono influenzare il risultato poi oggetto di valutazione. I fattori influenzanti l’outcome del test sono davvero numerosi e per questo motivo il valutatore deve tenere in considerazione l’atleta, l’ambiente e la prestazione al fine di comprendere se il confronto con il test precedente mostri un reale miglioramento della prestazione o è semplicemente frutto della variabilità dei fattori d’influenza. In una review (3) pubblicata sull’International Journal of Sports Physiology and Performance viene sottolineato come il controllo dei fattori d’influenza (periodo della giornata, incoraggiamento, feedback, musica, livello di caffeina e creatina, numero di osservatori, fatica mentale e focus) possano determinare un reale o falso miglioramento della prestazione. In assenza di controllo dei fattori di influenza della validità interna e riproducibilità dei test, spesso i cambiamenti (miglioramento o decremento) sono il frutto di errori di misurazione o alterazione delle sopracitate variabili e rendono la valutazione ininfluente nel processo di allenamento.
Performance Test: una proposta sport science per i salti orizzontali
Al fine di minimizzare gli errori e valutare gli effettivi cambiamenti della performance, la tecnologia e la ricerca nell’ambito sport science forniscono gli strumenti necessari per rendere significativo e vantaggioso il processo di valutazione. In linea con la programmazione, su base periodica, l’allenatore può controllare il processo di allenamento attraverso strumentazioni e protocolli validati. In questa sezione tratteremo l’aspetto più pratico della valutazione. Il modello di seguito proposto rappresenta la sintesi di esperienze e studi applicati svolti in 5 paesi europei e ispirati ai lavori del coach brasiliano Nelio Alfano Moura (allenatore di due campioni olimpici nel salto in lungo) e del coach francese Antony Yaïch (allenatore di saltatori over 8m e over 17m). Le qualità fisico-prestative analizzate mirano a valutare il contributo di ciascuna capacità sulla prestazione in luce delle relazioni studiate tra velocità allo stacco e misura saltata (4), tra velocità massimale e la velocità espressa in pedana (5) e sull’influenza del salto verticale sulla prestazione in gara (6,7). I test vengono svolti con tecnologia validata (8) da studi scientifici e considerati essere il gold standard nell’ambito di applied sport science; per i test di salti vengono utilizzate le barre ottiche OptoJump Next, mentre le prove di velocità sono misurate con WittySEM Photocells.